Fermo - Un’altra
notte del fine settima ha visto la Polizia Stradale di Fermo
impegnata con due pattuglie, coordinate dal Comandante Marcello Ioannone, nei servizi di prevenzione per la circolazione stradale,
principalmente rivolti al contrasto della guida di veicoli in stato
di ebbrezza.
Nel
corso del servizio, non a caso denominato “stragi del Sabato sera”,
gli agenti della Polstrada hanno proceduto al controllo di una
cinquantina di veicoli lungo la costa del Fermano.
Quattro
conducenti sono risultati in stato di alterazione psicofisica per
assunzioni di alcool con valori ben superiori alla norma accertati
con l’etilometro, pertanto, nei confronti degli stessi, oltre al
sequestro del veicolo, è scattata la denuncia penale all’A.G. ed
il ritiro della patente ai fini della sospensione.
Anche
per due ragazzi neopatentati, per i quali la normativa è ancora più
rigida con tolleranza zero, è stata ritirata la patente di guida
sempre per guida in stato d’ebbrezza.
Pure
uno spaventoso incidente, fortunatamente con solo danni ai mezzi, si
è verificato verso le ore 04.20 lungo la SS.16 nel centro abitato di
Porto Sant’Elpidio dove un’autovettura è finita contro delle
auto in sosta ai margini della strada.
Il
violento impatto e l’accartocciamento delle lamiere, hanno
svegliato diverse persone residenti nel contorno della strada statale
destando spavento e apprensione per le sorti dei protagonisti che
fortunatamente ne sono usciti indenni, la rimozione dei mezzi e la
pulizia della strada dai liquidi oleosi dispersi dai mezzi coinvolti,
ha creato un leggero rallentamento al traffico che si è svolto a
senso unico alternato per circa un’ora.
Troppe
vite, commenta il Comandante della Polizia Stradale, si sono spente
in incidenti che potevano essere evitati e famiglie intere sono
piombate nella disperazione. Anche quando il ragazzo sopravvive,
spesso i postumi dell’incidente possono provocare problemi psichici
o fisici, tali da cambiare in peggio l’esistenza sua e di chi vive
accanto a lui.
Ecco
l’importanza dei servizi svolti dalle forze di Polizia che
purtroppo ancora oggi vengono visti da molti solo come repressivi non
comprendendo purtroppo la pericolosità sociale che crea un
conducente ebbro.