"Banda della parrucca", arrestati due siciliani dentro BancaMarche

"Banda della parrucca", arrestati due siciliani dentro BancaMarche

Operazione congiunta di carabinieri e polizia

Ascoli -  Oggi alle 13.15 nella sala operativa dei Carabinieri si attivava l’allarme rapina presso la filiale della Banca Marche di via E. Mari 18. Gli operatori dell’Arma contattavano telefonicamente l’istituto di credito e dalla risposta incerta dell'interlocutore in banca capivano che c’era qualcosa che non andava.

Veniva quindi contattata la sala operativa della Questura che attivava immediatamente la Volante sul territorio che si recava sul posto. Si precisa che dalla segnalazione all’arrivo del personale sul posto passavano meno di 120 secondi. Proprio questo tempismo sarà fondamentale per la positiva risoluzione della vicenda.


[video rapina.mp4]


Scesi dalla macchina gli operatori della volante trovavano tutte le porte della banca chiuse mentre all’interno il locale sembrava assolutamente vuoto, tuttavia dalla vetrata che si affacciava su via Recanati, sbirciando dallo spazio rimasto libero tra due tende tirate, riuscivano a vedere nei locali retrostanti due persone travisate con guanti e parrucca ed il personale della banca fatto stendere a terra.

Scattava quindi l’allarme per rapina in atto con ostaggi e sul posto intervenivano subito il Questore di Ascoli Piceno per coordinare l’intervento, il personale della Squadra Mobile e personale dei Carabinieri, nel corso dei minuti intorno alla banca si radunavano quindi svariati equipaggi delle forze dell’ordine.
I rapinatori, quando capivano di non avere più possibilità di fuga mandavano fuori un dipendente della Banca per trattare la resa, alle ore 13.50 circa veniva quindi fatta irruzione nella banca ed arrestati i rapinatori.
I due rapinatori, entrambi nati e residenti a Palermo sono Di Mauro Antonino del 1965 e Ferrara Domenico del 1962. Gli stessi avevano numerosissimi precedenti specifici per rapina e si stanno svolgendo indagini per valutare se siano responsabili di altre azioni criminali nel Piceno.
E’ stato accertato che i rapinatori si erano introdotti in banca in prossimità dell’orario di chiusura, fingendosi appartenenti alla Guardia di Finanza ed esibendo una finta placca di riconoscimento camuffati entrambi con delle parrucche, gli stessi avevano poi minacciato i dieci dipendenti ed i due clienti presenti in quel momento nell’istituto con un cutter successivamente recuperato e posto sotto sequestro.
Gli stessi, gravati da precedenti specifici e quindi già schedati, al fine di non lasciare impronte indossavano dei guanti e comunque per sicurezza avevano con se uno straccio per eliminare eventuali impronte che avessero lasciato.
Il loro piano era quello di sequestrare i dipendenti ed il pubblico presente approfittando dell’orario di chiusura (circa un ora), gli stessi sarebbero stati infatti legati ed imbavagliati nel retro della banca nell’attesa che la cassaforte temporizzata si aprisse per asportare con comodo il contante.
A riprova del loro piano criminale i rapinatori avevano con sè una valigetta con all’interno una corda di oltre 5 metri, svariate fascette plastiche per immobilizzare le persone presenti e due rotoli di nastro adesivo industriale per chiudergli la bocca ed impedirgli di chiedere aiuto.
Il tempestivo intervento congiunto delle forze dell’ordine ha impedito che il piano andasse a buon fine ed i rapinatori nel momento in cui venivano scoperti erano riusciti ad rubare solo le poche bancone (circa 700 euro recuperate in tasca di uno dei due malviventi) mentre avevano già ammucchiato mazzette di denaro per oltre 10.000 euro prelevate dalle casse e dal bancomat.
Nessuno fortunatamente è rimasto ferito.