Canale: proporremo il suo allontanamento dalla scuola

Canale: proporremo il suo allontanamento dalla scuola

In rappresentanza dei nostri oltre 100.000 associati ad A.N.D.D.O.S., provvederemo ad inviare una comunicazione ufficiale al Provveditorato agli Studi e a tutti gli istituti di competenza. Faremo una massiccia campagna di raccolta firme a carattere nazionale ed internazionale

Roma - "Con profondo sdegno abbia appreso le sue aberranti esternazioni pubbliche in riferimento alla richiesta dei Suoi studenti di far circolare, sabato scorso, una circolare che ricordasse la ricorrenza della Giornata contro l'Omofobia e che loro stessi avevano preparato.
Le Sue dichiarazioni non fanno altro che devastare il ruolo educativo di fondamentale importanza per i giovani. La Sua presa di posizione è la conferma becera di come la società uccida più con i pregiudizi che con le armi. Ferisce più con le parole che con le lame. E questi pregiudizi sono sempre nemici devastanti. Il ruolo educativo e formativo che rivestono i dirigenti, i docenti e gli istruttori, oltre alla famiglia, è vitale perché rivolto ai giovani ai quali occorre sempre trasmettere messaggi significativi.

I giovani devono percepire la possibilità di poter contare su persone qualificate in grado di ascoltare le proprie istanze e problematiche, prerogative fondamentali per permettere ai ragazzi di accrescere la propria autostima e di non percepire più, quindi, la condizione di diverso dal suo mondo esterno.
Per un giovane omosessuale avere attorno a sé un ambiente sociale e familiare che lo comprendano è una condizione basilare per una serena crescita ed integrazione con gli altri. Le Sue esternazioni, Preside, hanno avuto solamente il pericoloso effetto di fomentare ulteriormente nell'opinione pubblica e, soprattutto, nei giovani studenti, sentimenti di intolleranza e focolai di pregiudizio e discriminazione. Il pregiudizio omofobico è solo un atteggiamento irrazionale, figlio di una ignoranza culturale che affonda le sue radici anche nella scuola come nel Suo caso.
Assistiamo, pertanto, davvero sconcertati all'incapacità di alcuni rappresentanti delle Istituzioni come Lei di arginare la non cultura dell'intolleranza.

Nella nostra Associazione, si scrive la parola cultura ma si legge rispetto. Un rispetto che non deve essere preteso: è un rispetto che appartiene ad ogni individuo umano. Il rispetto dei diritti. Che non sono diritti omosessuali ma sono diritti umani. Indipendentemente da un orientamento sessuale.
Il modo migliore per abbattere la paura del diverso e i pregiudizi è il rispetto. Questo Suo atteggiamento discriminatorio pone l'accento di come pregiudizi, violenze, bullismo, intolleranza siano l'espressione e la diretta conseguenza del fallimento e di un errato processo educativo.
L'espressione mortificante di una società che non sa educare. La invitiamo, pertanto, a rettificare immediatamente e pubblicamente il senso delle sue esternazioni, cercando d'ora in poi di individuare i migliori strumenti educativi per poter combattere e superare pregiudizi, discriminazioni ed intolleranze, innescando così con il Suo corpo docente ed alunni i processi di comunicazione, socializzazione e integrazione, in grado davvero di sviluppare quel valore del rispetto nei confronti di chi è solamente un altro rispetto a noi.
Che il mio non sia solamente un auspicio. Manifestando il nostro pieno appoggio e la nostra profonda solidarietà al corpo docente e agli studenti, in rappresentanza dei nostri oltre 100.000 associati ad A.N.D.D.O.S., provvederemo ad inviare una comunicazione ufficiale al Provveditorato agli Studi e a tutti gli istituti di competenza, nonché ai mezzi di informazione, proponendo altresì il Suo allontanamento dalla scuola attraverso una massiccia campagna di raccolta firme a carattere nazionale ed internazionale, contro l'inadeguatezza e l'incompatibilità del ruolo da Lei svolto in una struttura scolastica".