Ancona - Ad
appena due settimane dall’evento tragico di Senigallia, il presidente
della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha trasmesso lo stato puntuale
dei danni. Il maltempo dal 2 al 4 maggio che ha
sconvolto le Marche e causato l’alluvione a Senigallia lascia danni
stimati per un importo di 366,181 milioni di euro.
Il dato è stato
trasmesso al Capo del dipartimento della Protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Gabrielli.
La lettera del presidente segue la richiesta dello stato di emergenza
per l’intero territorio delle Marche. Ora Spacca ha inviato a Roma le
schede che riassumono il valore dei danni riscontrati, elaborate tramite
le Province e i Comuni, per confermare la richiesta,
“con la quale dovranno essere messe a disposizione risorse a favore
della popolazione, delle imprese e degli enti locali.
La rapidità e
precisione nella raccolta dei dati sono determinanti per una veloce
concessione dello stato di emergenza. È per questo che
la Regione, con i Comuni e le Province, si è immediatamente attivata”.
Il maltempo “ha colpito, in maniera preponderante, Senigallia e alcuni
comuni limitrofi, creando danni diffusi alle abitazioni, alle attività
produttive e alle infrastrutture pubbliche.
Per questo motivo tutte le amministrazioni locali e statali, con il
supporto della Regione, sono intervenute in maniera concorde per
rispristinare i luoghi colpiti e, grazie all’intenso lavoro svolto, si
può dire che, negli spazi e nelle aree pubbliche, a
distanza di dieci giorni, non restavano tracce del grave evento
calamitoso”.
Diversa, però, è la situazione nelle abitazioni e nelle
sedi delle aziende, “dove gran parte degli arredi, dell’abbigliamento,
degli elettrodomestici e, per le imprese, delle materie
prime, delle attrezzature e delle scorte sono stati smaltiti perché
inservibili. Date tali premesse, nonostante l’impegno della Regione,
delle Amministrazioni provinciali e dei Comuni, ci si trova, senza
dubbio, di fronte a un evento fronteggiabile solo con
mezzi e poteri straordinari. Segnalo sin da ora che l’Amministrazione
pubblica competente, in via ordinaria, a coordinare gli interventi
conseguenti a questo evento, successivamente alla scadenza dello stato
di emergenza, è la Regione Marche”. Nella lettera
trasmessa a Roma vengono riassunti gli importi delle varie tipologie di
danno riscontrate: danneggiamenti segnalati dai privati (149,271
milioni), dalle attività economiche e produttive extra agricole (60,718
milioni), interventi degli Enti locali nella situazione
emergenziale (6,773 milioni), fabbisogno stimato per il ripristino del
patrimonio pubblico (149,417 milioni).