Monsignor D'Ercole: I poveri sono la porta di Gesù Cristo

Monsignor D'Ercole: I poveri sono la porta di Gesù Cristo

Ho voluto in maniera simbolica dettare due tappe fondamentali nel programma per il mio arrivo ad Ascoli: il carcere e l'ospedale

Ascoli - Monsignor Giovanni D'Ercole al suo ingresso in piazza Arringo ha incontrato le lavoratrici dell'Haemonetics, molti giovani, i sindaci del territorio che hanno salutato il Vescovo con le parole del sindaco Guido Castelli . Ad attendere monsignor D'Ercole c'erano anche il Prefetto Graziella Patrizi,  il presidente della Provincia Piero Celani e le autirità militari. In piazza Arringo c'era anche il vice presidente della Regione Marche Antonio Canzian che già presso l'ospedale Mazzoni aveva salutato il Vescovo. Al direttore generale dell'Area Vasta 5 Massimo Del Moro ha promesso che tornerà in ospedale per trscorrere molto più tempo tra i malati.
 "Ho voluto in maniera simbolica dettare due tappe fondamentali nel programma per il mio arrivo ad Ascoli: il carcere e l'ospedale". Sono alcune delle parole che il Vescovo Giovanni D'Ercole ha pronunciato oggi nella Cattedrale. In questo filmato c'è la sua prima omelia da vescovo di Ascoli Piceno. In questo importante momento della sua vita c'era un testimone ascolano di grande importanza per il vescovo Giovanni D'Ercole: monsignor "Pino" Petrocchi, Arcivescovo de L'Aquila. Cita anche un passo del testamento spirituale del vescovo Silvano Montevecchi. Sulla sua tomba si è fermato in raccoglimento.


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