Ancona - Nei
giorni scorsi, a fronte del parere critico espresso dalla
Soprintendenza sul progetto ANIMA a Grottammare, il Comune di
Grottammare e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno
hanno tacciato tale parere come "un atto burocratico",
fatto da “burocrati”, al fine evidente di delegittimare un
organismo costituito da tecnici specialisti di alta preparazione e
competenza, al servizio di tutti noi per tutelare - secondo il
dettato dell’articolo 9 della Costituzione - il patrimonio storico
artistico e paesaggistico che ci appartiene.
Tale
denigratorio giudizio, accompagnato poi da un successivo rozzo
attacco personale contro il Soprintendente, sembra essere un modo per
non entrare nel merito dei problemi che la realizzazione della Grande
Opera ha sollevato a livello locale tra i cittadini, prima ancora che
tra le varie associazioni e le forze politiche, come dimostra la
cronaca locale.
Il
Forum
Paesaggio Marche chiede
che, nel rispetto delle buone pratiche di partecipazione democratica,
si approfondiscano gli obiettivi di ANIMA, le sue funzioni, il suo
rapporto con il contesto socio-economico non solo locale, la
relazione con il paesaggio urbano circostante, la strategia, se mai
ci fosse, che ha condotto ad effettuare questa scelta di alto rischio
dal punto di vista gestionale.
E
ancora vorremmo sapere quali siano i soggetti che saranno coinvolti
per attivare le necessarie risorse umane ed economiche affinché tale
intervento non si rilevi un’altra “cattedrale nel deserto”;
quali idee sono state messe in campo per promuovere attività
culturali che riescano a dar vita da subito e nel tempo ad un polo di
tale grandezza e complessità gestionale; e ancora se il processo
partecipativo sia stato sufficientemente approfondito.
Lascia
quindi tristemente colpiti che un’amministrazione comunale come
quella di Grottammare che, in passato, ha fatto scuola nelle Marche e
in Italia sulle pratiche della partecipazione democratica, abbia
scelto di ricorrere a incivili attacchi personali contro i critici di
ANIMA, semplici cittadini, politici, rappresentanti di altre
Istituzioni Pubbliche, anziché aprire una ampia riflessione pubblica
sul merito delle questioni che venivano sollevate. Il
Sindaco è eletto per amministrare, non per insultare chicchessia.