Ascoli
– Grandi apprezzamenti e grande visibilità per A.N.I.M.A. al
Centre Pompidou di Parigi in occasione dell’inaugurazione della
mostra dedicata al pensiero ed alle opere di Bernard Tschumi che si è
tenuta lo scorso lunedì 28 aprile a Parigi.
Alla
presenza di oltre 1.000 invitati, tra cui gli esponenti più
prestigiosi della cultura e dell’architettura francese ed europea,
A.N.I.M.A. ha raccolto grandi consensi sia per le novità
intellettuali proposte dal Maestro franco-svizzero sia per il
processo di condivisione con la comunità di riferimento che ha
portato al progetto definitivo.
Fotografie,
disegni, pensiero creativo ed anche un modellino in scala della
struttura illustrano al pubblico A.N.I.M.A., destinando all’opera
un ruolo importante e centrale di tutto il percorso espositivo,
poiché per Bernard Tschumi il passato è importante ma quello su cui
è concentrato, assieme al suo staff, è il presente ed il futuro e
per loro questo si chiama A.N.I.M.A, prima ed unica opera realizzata
da Bernard Tschumi in Italia.
“Siamo
particolarmente soddisfatti
– afferma il Presidente della Fondazione Marini Marini (presente
all’inaugurazione parigina insieme al Segretario Fabrizio
Zappasodi) – perchè
la mostra offre grandissima visibilità al nostro territorio.
A.N.I.M.A.,
dunque, prima ancora di essere realizzata, sta facendo conoscere il
nostro territorio in prestigiosi contesti internazionali.
La
Mostra sarà ospite al Centre Pompidou di Parigi dal 30 aprile al 28
luglio.
Ulteriori
informazioni sulla mostra sono disponibili sul sito
http://www.centrepompidou.fr/.
La
rassegna stampa internazionale su A.N.I.M.A. è disponibile al link
http://www.fondazionecarisap.it/rassegna-stampa-anima/.
Tuttavia,
proprio oggi, la Fondazione ha ricevuto una comunicazione da parte
della competente burocrazia per i beni paesaggistici delle Marche
(Soprintendenza) con la quale si preavverte che sarà negata
l’autorizzazione ministeriale alla realizzazione di ANIMA.
Al
riguardo la Fondazione esprime tutto il suo sconcerto perché
l’intero percorso che ha portato alla progettazione di ANIMA è
stato sempre condiviso con i burocrati competenti in numerosi
incontri – anche assieme all’Arch. Bernard Tschumi – in un arco
temporale di circa un anno e la progettazione è stata anche
modificata per tener conto delle considerazioni dei burocrati.
Del
resto ANIMA si inserisce in un contesto di fabbricati e realizzazioni
urbane (v. foto) rispetto alle quali non si possono che effettuare
valutazioni ovvie ed evidenti.
Le
procedure burocratiche cui in Italia si è legittimamente soggetti
potrebbero comportare, in questo caso, l’impossibilità di
realizzare ANIMA con evidenti danni d’immagine anche per l’Italia
stessa a livello internazionale e, quindi, la Fondazione intende
tutelare il progetto in ogni modo anche e soprattutto per la
rilevanza che esso riveste per la comunità e per l’economia
locale.