"Questi
giorni del Triduo Pasquale sono giorni di meditazione e di preghiera.
La Pasqua, morte e risurrezione di Cristo, che è fondamento e
sintesi di tutto il cristianesimo, illumina e dà senso e valore
alle nostre umane esistenze. Tutto nasce e rinasce da qui, dalla
Pasqua del Signore, che c’infonde certezza e speranza anche in
mezzo alle inevitabili sfide quotidiane.
Ecco perché questi giorni
santi costituiscono un’occasione quanto mai propizia per pensare al
senso della vita e per pregare per le persone che la vita ci fa
incontrare e con le quali ci fa camminare giorno dopo giorno. Tra
queste, ci siete in primo luogo ormai voi – fratelli e amici della
diocesi e della società civile di Ascoli Piceno – che sento già
parte della mia esistenza perché donatimi da Dio attraverso papa
Francesco.
Mentre
per l’ultima volta trascorro le celebrazioni del Triduo Pasquale
qui a l’Aquila tra gente che vado via via salutando e che lascio
con sincera nostalgia, con la mente e con il cuore mi sento già tra
voi. Così è stato ieri per la Messa Crismale vissuta con il
presbiterio aquilano, ma anche spiritualmente con i sacerdoti
ascolani; così è il venerdì santo per il ricordo della morte di
Gesù e la veglia e la domenica di Pasqua. Vi sono vicino con affetto
e intensa preghiera.
Accettate, cari fratelli e amici, che non
potendo farvi gli auguri pasquali di persona, li affidi a queste
poche parole, che vogliono essere un abbraccio per ciascuno di voi:
in primo luogo per sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose,
i laici impegnati della vita della chiesa, e ogni parrocchia,
specialmente quelle di montagna.
Auguri cordiali al Sindaco e alle
autorità civili, amministrative e militari, ai rappresentanti delle
istituzioni, ai volontari e a quanti svolgono servizi comunitari e
per questo dovranno lavorare anche in questi giorni di festa.
Auguri
con affetto agli anziani, ai malati, al personale e ai degenti negli
ospedali e case di cura; auguri a chi è solo, ai carcerati e a chi
trascorre la Pasqua nel dolore, a chi vive nella preoccupazione e
talora nell’angoscia per la mancanza di lavoro.
Auguri ai giovani e
ai bambini. A tutti una buona e santa Pasqua, in attesa d’incontrarvi
sabato 10 maggio, ore 17 quando farò l’ingresso in Diocesi".