Auguri per la Pasqua del Vescovo Giovanni D'Ercole agli ascolani

Auguri per la Pasqua del Vescovo Giovanni D'Ercole agli ascolani

"Auguri con affetto agli anziani, ai malati, al personale e ai degenti negli ospedali e case di cura; auguri a chi è solo, ai carcerati e a chi trascorre la Pasqua nel dolore, a chi vive nella preoccupazione e talora nell’angoscia per la mancanza di lavoro".

"Questi giorni del Triduo Pasquale sono giorni di meditazione e di preghiera. La Pasqua, morte e risurrezione di Cristo, che è fondamento e sintesi di tutto il cristianesimo, illumina e dà senso e valore alle nostre umane esistenze. Tutto nasce e rinasce da qui, dalla Pasqua del Signore, che c’infonde certezza e speranza anche in mezzo alle inevitabili sfide quotidiane.
Ecco perché questi giorni santi costituiscono un’occasione quanto mai propizia per pensare al senso della vita e per pregare per le persone che la vita ci fa incontrare e con le quali ci fa camminare giorno dopo giorno. Tra queste, ci siete in primo luogo ormai voi – fratelli e amici della diocesi e della società civile di Ascoli Piceno – che sento già parte della mia esistenza perché donatimi da Dio attraverso papa Francesco.
Mentre per l’ultima volta trascorro le celebrazioni del Triduo Pasquale qui a l’Aquila tra gente che vado via via salutando e che lascio con sincera nostalgia, con la mente e con il cuore mi sento già tra voi. Così è stato ieri per la Messa Crismale vissuta con il presbiterio aquilano, ma anche spiritualmente con i sacerdoti ascolani; così è il venerdì santo per il ricordo della morte di Gesù e la veglia e la domenica di Pasqua. Vi sono vicino con affetto e intensa preghiera.
Accettate, cari fratelli e amici, che non potendo farvi gli auguri pasquali di persona, li affidi a queste poche parole, che vogliono essere un abbraccio per ciascuno di voi: in primo luogo per sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, i laici impegnati della vita della chiesa, e ogni parrocchia, specialmente quelle di montagna.
Auguri cordiali al Sindaco e alle autorità civili, amministrative e militari, ai rappresentanti delle istituzioni, ai volontari e a quanti svolgono servizi comunitari e per questo dovranno lavorare anche in questi giorni di festa.
Auguri con affetto agli anziani, ai malati, al personale e ai degenti negli ospedali e case di cura; auguri a chi è solo, ai carcerati e a chi trascorre la Pasqua nel dolore, a chi vive nella preoccupazione e talora nell’angoscia per la mancanza di lavoro.
Auguri ai giovani e ai bambini. A tutti una buona e santa Pasqua, in attesa d’incontrarvi sabato 10 maggio, ore 17 quando farò l’ingresso in Diocesi".