/Castelli: i costi di bonifica coperti dal patrimonio dell'Ocma
Castelli: i costi di bonifica coperti dal patrimonio dell'Ocma
Il 25 marzo il Comune ha promosso una riunione per favorire un puntuale inquadramento della vicenda alla presenza di tutti gli organismi pubblici interessati, della proprietà nonché dei commissari giudiziali
Ascoli - "Rispetto al fallimento della soc. Ocma si precisa che il Comune
di Ascoli, pur in assenza di specifiche competenze in materia
(riconducibili propriamente alla Regione ed alla Provincia) ha promosso lo
scorso 25 marzo fa una riunione per favorire un puntuale inquadramento della
vicenda alla presenza di tutti gli organismi pubblici interessati, della
proprietà nonché dei commissari giudiziali. Tale riunione ha
consentito al Comune di acquisire consapevolezza delle diverse problematiche
connesse alla presenza all'interno delle aree dello stabilimento di
rilevanti quantitativi di prodotti intermedi di lavorazione che richiedono,
stante l'attuale blocco della produzione, di essere stoccati in modo da
prevenire ogni rischio ambientale connesso ad eventuali esondazioni del
fiume per effetto di eventi atmosferici. All'esito della riunione,
quindi, si è delineato un percorso, a spese e cura della
proprietà, volto a consentire, in primis, il rispetto di condizioni
di sicurezza nella collocazione e conservazione temporanea delle scorie, al
fine di reimmetterle nel processo produttivo, se eventualmente riattivato,
o, viceversa, di smaltirle sulla base di una specifica pianificazione ed in
conformità alle indicazioni degli organi competenti! sino a
realizzare una bonifica completa del sito.
Nel corso della riunione è emerso - secondo quanto riferito dai
commissari giudiziali - che l'attivo patrimoniale consentirebbe di
coprire gli ingenti costi di bonifica delle scorie. Si rammenta che ogni
procedura relativa al controllo ed alla validazione dell'azione di
bonifica risulta di competenza di regione, provincia, Asur e Arpam."