Castel di Lama - "Da tempo abbiamo segnalato la gravissima situazione dei rifiuti che furono sequestrati dal NOE nel 2010. A quel tempo i rifiuti erano oltre 1500 tonnellate , ma negli anni sono ulteriormente cresciuti. Il
sindaco di Ascoli in una pubblica assemblea del Novembre 2010 rassicurò
la popolazione e promise di provvedere, come dovuto, alla loro
immediata rimozione.
Ed invece le cose sono andate molto diversamente.
E questi sono i fatti:
Dopo
il sequestro il sindaco, per legge, è obbligato a ordinare alla Ocma la
rimozione e concede un ampio termine fino al 7/3/2011. E la Ocma non
rimuove e non smaltisce nulla.
E il sindaco che fa? Concede ulteriore proroga fino al 21/3/2011. Ma anche stavolta la Ocma non smaltisce.
Ed
il sindaco non interviene fino 29/11/2011 quando, nuovamente,
concede molto generosamente un’altra proroga fino al 31/7/2012
Intanto i rifiuti pericolosi a ridosso dei residenti crescono e si moltiplicano.
Alla
nuova scadenza del 31/7/2012 la Ocma non provvede e il sindaco di
nuovo tace fino al 27/8/2012 quando concede una nuova, lunga e
inspiegabile proroga fino al 28/2/2013.
Come sempre la Ocma non provvede e dal 28/2/2013 tutto è fermo. I rifiuti crescono, la Ocma non smaltisce ed il sindaco non interviene .
Oggi la Ocma è ufficialmente fallita
Questo significa che il costo dello smaltimento dei rifiuti è a carico del Comune di Ascoli. I residenti
di Villa Sant'Anotnio frazione di Ascoli Piceno finora hanno respirato a
pieni polmoni le polveri gravemente tossiche di questi rifiuti ed ora
pagheranno la loro rimozione.
Lo smaltimento dei riifuti presenti
nel 2010 è stato calcolato di importo di 7 milioni e mezzo ma, da quella
data, grazie alle proroghe concesse dal sindaco Castelli, i rifiuti si
sono moltiplicati. Dunque e il costo dello smaltimento è molto più
elevato.
Le
continue proroghe del sindaco hanno messo a rischio, violando la
legge, la salute pubblica dei residenti e hanno gravato il Comune di
un onere economico gravissimo.