Ascoli - “Ma a questa amministrazione non
piacciono le cose semplici e poco costose ?” –
è questa la
domanda che si sono fatti gli AdBascoli dopo aver constatato che il
rifacimento della segnaletica orizzontale di viale Marconi - manco a
dirlo - non prevede piste o corsie ciclabili come invece loro
auspicavano -
“E’ da mesi che abbiamo proposto una
semplice soluzione per proseguire la ciclabile lungo viale Marconi,
ma quello che abbiamo ottenuto è stato solamente la trasformazione
del marciapiede da pedonale a ciclopedonale, con tutti gli
inconvenienti del caso.
Eppure la carreggiata stradale è
sufficientemente larga per ospitare tranquillamente anche due corsie
ciclabili. Le foto lo dimostrano, ed infatti abbiamo documentato
durante il recente rifacimento del manto stradale il passaggio di ben
tre auto affiancate oltre ad una striscia molto ampia di circa 2
metri e mezzo delimitata nell’occasione da alcuni coni per i lavori
in corso. A distanza di qualche giorno è stata disegnata anche la
segnaletica orizzontale che purtroppo ignora ancora una volta i
ciclisti. Sarebbe bastato pitturare un poco più verso il centro le
linee di demarcazione della carreggiata, aggiungere una striscia
gialla, e due corsie ciclabili a costo zero o quasi sarebbero state
pronte in poche ore…
Ma più in generale quello che non riusciamo
a far capire è che gran parte degli interventi per favorire la
mobilità ciclistica sono poco costosi soprattutto se raffrontati
con i costi delle infrastrutture dedicate alle automobili.
E le
amministrazioni, nonostante i tempi di “vacche magre”,
sembrano invece preferire solo opere costose, che però hanno poco a
che fare con la ciclabilità quotidiana - vedi le ciclabili del
Castellano o di Brecciarolo – ciclabilità che stenta a decollare
soprattutto tra i più giovani, educati e abituati ormai ad una
mobilità motorizzata e malata.”
Concludendo, i
volontari di FIAB Ascoli ribadiscono che sono e saranno sempre a
disposizione di tutti quelli che vorranno affrontare un discorso più
ampio su una mobilità cittadina che metta in primo piano forme
alternative di trasporto rispetto al mezzo motorizzato privato.