Fallimento alle porte per Azzurra Free Time

Fallimento alle porte per Azzurra Free Time

Il giudice Raffaele Agostini ha fissato l'udienza prefallimentare per il prossimo 11 aprile. Il commissario giudiziale Mario Volpi aveva segnalato comportament irregolari per l'ex amministratore

Ascoli - Il Giudice Delegato, Raffaele Agostini, ha fissato per il giorno 11 aprile alle ore 12 l'udienza prefallimentare per la società Azzurra Free Time Srl. Dopo la richiesta di Concordato in bianco chiesta al Tribunale di Ascoli Piceno, non è però mai stato presentato alcun piano economico finanziario in base al quale il Giudice Delgato potesse valutare la coerenza e la conguità dei dati finanziari per concedere il concordato stesso. Il commissario giudiziale Mario Volpi aveva segnalato al Tribunale di Ascoli Piceno attività irregolari dell'amministratore.
L'11 aprile è dunque di fatto l'anticamera per la decisione di fallimento della società. Un svolta che il fallimento dell'Ascoli Calcio 1898 Spa ha favorito con l'inesigibilità di un credito vantato dalla Azzurra Free Time Srl per 2 milioni e mezzo di euro.
Credito che il Mario Volpi, commissario giudiziale dell'Azzurra Free Time aveva cercato di riscuotere con l'emissione di un decreto ingiuntivo, ma senza successo. Secondo alcune indiscrezioni il passivo dell'Azzurra Free Time Srl ammonterebbe a circa 5 milioni di euro.
Nella passività ci sono anche le rate che dovevano essere pagate al Mediocredito Leasing per il centro sportivo "Città di Ascoli".
Tra i soci dell'Azzurra Free Time Srl, oltre la famiglia Benigni, ci sono Piero Palatroni, ora socio della Ascol Picchio F.C. 1898 Spa, e Giancarlo Romanucci. Romanucci e Palatroni sono poi coloro che hanno voluto fare chiarezza facendo fallire l'Ascoli Calcio. Azione che avviene dietro la ferma conduzione della società da parte del comissario giudiziale Mario Volpi che ha evidenziato come l'Ascoli Calcio abbia influenzato quasi tutte le attività di Azzurra Free Time Srl: come fa, di fatto, un socio di riferimento.