Ad essere coinvolti saranno gli studenti del corso di laurea in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro, assistiti da due laureati che ora collaborano come laureati frequentatori, Giuseppe Di Girolami e Paolo Cinaglia, che si trasformeranno in “ciceroni” e presenteranno ai visitatori i risultati diagnostici effettuati nella chiesa di San Giacomo Apostolo, ottenuti con analisi coordinate dalla dott.ssa Graziella Roselli e dal dott. Marco Minicucci.
“In occasione dell’edizione 2014 delle Giornate del FAI – ha dichiarato la dott.ssa Roselli - abbiamo eseguito due diverse tipologie di analisi non invasive sui dipinti murali della chiesa di San Giacomo Apostolo: la fluorescenza a raggi X (XRF), che consente di individuare gli elementi chimici costitutivi di un campione, e indagini riflettografiche all’infrarosso, che hanno lo scopo di guardare attraverso la pellicola pittorica, per evidenziare i tracciati scuri presenti sotto la pellicola, ossia i disegni preliminari eseguiti dal pittore sul supporto prima della stesura del colore, nonché la presenza di pentimenti e correzioni realizzati in corso d’opera”.
Tutte le analisi sono state effettuate utilizzando le apparecchiature a disposizione presso il Laboratorio di Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro dell’Università di Camerino presso la sede di Ascoli Piceno.
I dati ottenuti risultano essenziali per effettuare studi comparati sui materiali indagati e fornire così risultati importanti per un’analisi critica delle tecniche artistiche utilizzate, delle varie attribuzioni, delle reciproche influenze storico artistiche delle diverse scuole pittoriche, oltre che dei commerci e quindi dei contatti culturali che si intrecciarono nei vari periodi storici, senza considerare poi il contributo che tali dati forniscono agli studi di degrado dei materiali e di soluzioni conservative applicabili alle opere d’arte.
“Le analisi realizzate in occasione delle Giornate del FAI – ha spiegato la dott.ssa Roselli – sono solo un esempio delle numerose attività che Unicam mette in campo e svolge a favore del territorio nel settore dei beni culturali. Testimoniano anche l’importanza della stretta sinergia tra il mondo storico artistico che tutela, studia e valorizza il nostro patrimonio culturale e quello scientifico che è ormai in grado di fornire preziosi dati oggettivi grazie a strumenti analitici straordinariamente potenti e precisi, dati indispensabili per ottenere risultati assolutamente insperati e rendere visibile ciò che non è mai stato visibile a nessuno fino ad oggi. Vi aspettiamo dunque ad Ascoli Piceno nella chiesa di San Giacomo Apostolo i prossimi 22 e 23 marzo!”