All’imprenditore l’assessore ha donato un libro sulla razza bovina marchigiana, “le cui carni, di eccellente qualità, possono rappresentare un valore aggiungo nella vasta gamma delle produzioni disponibili presso la catena”.
E il tema della qualità è stato al centro del Convegno, dedicato ai nuovi regolamenti della Politica agricola comune (Pac) e del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2014/2020.
“Le parole d’ordine della nuova programmazione – ha detto l’assessore – saranno innovazione, sostenibilità e semplificazione”.
Malaspina, in particolare, si è soffermata sulle problematiche del comparto biologico, “settore strategico per la nostra regione. Il 2013 ha registrato una crescita delle vendite di prodotti biologici marchigiani del 10 per cento, con punte del 30 per cento per alcune aziende e del 60 per cento per alcuni prodotti, anche grazie alle azioni di promozione supportate dal Psr.
La maggiore sensibilità da parte dei cittadini per le questioni ecologiche e il moltiplicarsi di episodi che periodicamente minano la sicurezza alimentare, hanno maturato, nell’opinione pubblica, la sempre più diffusa convinzione che produrre biologico significhi assicurare la salubrità degli alimenti e il rispetto dell’ambiente e del benessere animale.
Le Marche hanno un forte profilo rurale e l’agricoltura, soprattutto quella di qualità, accanto all’industria, contribuisce in maniera determinante allo sviluppo della nostra regione”.