Castelli, la rivalità tra Ascoli e San Benedetto non c'entra nulla

Castelli, la rivalità tra Ascoli e San Benedetto non c'entra nulla

Spero che la giustizia faccia rapidamente il suo corso e infligga la giusta pena all'individuo

Il mio pensiero e la mia solidarietà vanno al giovane ricoverato a Torrette e alla sua famiglia così come agli altri ragazzi coinvolti nella vicenda.
L'alcool e la droga producono sono vere e proprie calamitá sociali che riescono a trasformare occasioni di festa in fabbriche di morte.
Venerdì è accaduto ad Offida ma potrebbe capitare sempre e ovunque visto il dilagare di una subcultura dello sballo che dobbiamo prevenire e contrastare con la massima determinazione.
Voglio tuttavia precisare che la rivalità tra Ascoli e San Benedetto non c'entra nulla con l'atto deliquenziale di quell'ubriaco.
Faccio un appello pubblico ed invito tutti, anche i media, a non fornire spiegazioni fuorvianti tese ad inquadrare la violenza perpetrata ad Offida come espressione di rivalità calcistica e/o cittadina.
Rivalitá che in realtá non c'entra niente.
Si rischia, in caso contrario, di alimentare ingiustificatamente una spirale di ulteriore violenza di cui certamente non abbiamo bisogno in un momento già cosi grave ed impegnativo per i giovani e per le famiglie.
Non roviniamo altri ragazzi inoculando il veleno della vendetta.
Nervi saldi e fermezza: questi i sentimenti che devono prevalere di fronte al gesti criminale di uno sciagurato pieno di droga e di alcool che si reca alle manifestazioni carnevalesche armato di coltello.
Spero che la giustizia faccia rapidamente il suo corso e infligga la giusta pena all'individuo che si è reso responsabile dei ferimenti."