Mareggiate a Sirolo, la stagione balneare non è a rischio

Mareggiate a Sirolo, la stagione balneare non è a rischio

Così l'assessore regionale Paola Giorgi: 'Già previsti i ripascimenti'

Lo riferisce l’assessore regionale Paola Giorgi che sarà a Roma insieme al presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi e a una rappresentanza degli operatori balneari. “La situazione di Sirolo è analoga a tutto il litorale marchigiano danneggiato in questi giorni, con la peculiarità che si tratta di un’area di rilevante interesse naturalistico e sede di un parco regionale, che impone, di conseguenza, la massima attenzione nella cura e nella predisposizione degli interventi”.

La Regione, come gli stessi enti locali – ricorda la Giorgi – “con le proprie disponibilità, blindate dal Patto di stabilità e dalla costante riduzione dei trasferimenti nazionali, non possono fronteggiare un evento che ha registrato un andamento del tutto eccezionale”. L’ultimo che ha investitole Marche, ha avuto un arco temporale esteso, con onde massime superiori a 3 metri e picchi di 7-8 metri. “È evidente che anche opere di difesa fisse sarebbero risultate inadeguate a fronteggiare l’emergenza in una spiaggia, come quella di Sirolo (San Michele – Sassi Neri), già studiata a livello scientifico per la morfologia del sito – riferisce l’assessore – Il contesto fa si che la spiaggia (sia emersa che sommersa) abbia una parte centrale stabile e le aree estreme variabili.

La grande quantità di energia ondosa degli ultimi giorni ha spostato la spiaggia nella parte settentrionale, lasciando scoperta quella meridionale, secondo un comportamento naturale noto, studiato dall’Università di Ancona e ripreso nel Piano della costa della Regione”. L’assessore delinea anche le soluzioni possibili, in vista della prossima stagione balneare: “Ribadendo che a Roma porremo le questioni strutturali, in particolare quella della certezza di risorse statali continuative, nell’immediato garantiamo un ripascimento che prevede la movimentazione di parte della spiaggia da nord verso sud. Si tratta di un’opera di manutenzione, non soggetta alla Valutazione dell’impatto ambientale, quindi realizzabile in tempi rapidi e nel pieno rispetto della valenza naturale del sito”.

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