Assestato un colpo particolarmente duro alla distribuzione degli articoli contraffatti, pericolosi per la salute pubblica, o non rispondenti ai criteri sulla sicurezza previsti dalla legge.
Le circostanze note alla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, derivanti dalle analisi relative alle dinamiche dei mercati locali e dagli ulteriori elementi di intelligence acquisiti attraverso la consolidata estrinsecazione del peculiare ruolo di polizia economica e finanziaria, hanno consentito di individuare i flussi dei rifornimenti delle merci di maggiore consistenza - e di altrettanta maggiore potenziale pericolosità per l’utente - in via di destinazione presso i mercati locali della fascia costiera picena, potendosi così pianificare nel dettaglio un preciso blitz, che costituisce quindi l’epilogo dell’intercettazione di un carico di merce giunto da poco in quel di San Benedetto del Tronto (AP), scaricato all’interno dei magazzini commerciali in tempi pressoché coincidenti all’intervento delle Fiamme Gialle.
Così come già verificatosi a Monte Urano (FM) e a Colli del Tronto (AP) pochi giorni fa, le Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria di Ascoli Piceno hanno quindi sottoposto a controllo un altro esercizio commerciale gestito da cittadini dell’etnia cinese, proseguendo la peculiare campagna ispettiva - pianificata già dai primi di dicembre - in quegli ambiti individuati quali particolarmente sensibili da un punto di vista della commercializzazione di prodotti non rispondenti ai requisiti normativi di diversa natura.
Ripercorrendo gli stessi excursus delle precedenti “tappe” dell’operazione “Natale sicuro”, ai militari non è rimasto altro che “catalogare” le decine e decine di migliaia di articoli, sottoposti tutti a sequestro penale a seconda delle diverse tipologie di irregolarità che, nel segno della continuità, hanno riguardato sempre i contesti delle certificazioni “CE” - in molti casi, quando presenti, anche contraffatte - testimonianti la responsabilità dell’”Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” contemplata dall’art. 474 del Codice Penale, per la quale è conseguentemente scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno a carico del rappresentante legale dell’esercizio commerciale, la quarantacinquenne C.J.
Tra i 93.500 articoli sequestrati, le Fiamme Gialle ne hanno riconosciuti:
n. 93.100, pregiudizievoli per la sicurezza e l’incolumità fisica a causa della non conformità del marchio “CE”, dovuta a contraffazione, costituiti da luci natalizie e mini lucciole a led, stelle e alberi di natale elettrici, borse d’acqua calda elettriche, lampadine ecologiche, lampade da tavolo, pennarelli e matite colorate, rasoi, radio, guanti in lattice e accessori per l’informatica;
n. 200, in quanto privi di ogni marchiatura “CE”, rappresentati da accessori per l’informatica, alberi di natale elettrici, pennarelli e matite colorate;
n. 200, recanti marchio di nota griffe contraffatto, apposto su pennarelli a colori.
Con l’attività in rassegna, salgono a poco meno di 135.000 gli articoli sequestrati in sole due settimane per effetto dell’operazione “Natale sicuro”, un’entità destinata a non rimanere isolata in quanto le attività della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno proseguiranno ancora con pari impegno per tutto il mese di dicembre verso altri ambiti, al fine di salvaguardare al massimo la tutela e la sicurezza dei cittadini, in un periodo caratterizzato da una congiuntura che potrebbe spingere all’acquisto di prodotti a prezzi apparentemente a buon mercato, il cui “buon prezzo”, tuttavia, costituisce spesso il solo epilogo di un’assoluta mancanza di considerazione dei risvolti sulla sicurezza degli utenti, in grave pregiudizio anche dei tanti commercianti che, come dovuto, operano invece in piena legalità e rispetto delle norme, proponendo sul mercato solamente prodotti sicuri, di qualità certificata e, quindi, di piena affidabilità per l’utenza.