La Regione si è impegnata per raggiungere questo risultato che cerca un compromesso tra tutela sociale e competitività, com’è nella tradizione delle relazioni industriali marchigiane, ma anche per dare prospettive di sviluppo al territorio. L’intesa raggiunta, infatti, ricerca la difesa dell’occupazione, del lavoro e la coesione sociale della comunità, evitando licenziamenti e confermando sostanzialmente il radicamento in Italia delle produzioni.
È significativa perché pone basi concrete per attivare una reale politica industriale di rilancio del settore degli apparecchi domestici e professionali nel territorio, come fermamente richiesto dalla Regione Marche. La conferma del progetto di piattaforma fisica di ricerca e innovazione, l’avvio del tavolo di settore, la previsione di una zona agevolata per gli investimenti: sono elementi concreti e decisivi per avviare una politica di sviluppo che offra una prospettiva industriale e consenta di guardare al futuro con maggiore fiducia”.