Il blitz di alcuni agenti durante una sessione di esame presso la locale Motorizzazione Civile ha messo fine ad un sofisticato e particolare tentativo di inganno per sostenere gli esami di teoria per il conseguimento della patente di guida di categoria B.
S.G. di anni 28 di origine indiana, ma residente a S.Elpidio a Mare in provincia di Fermo, si presentava presso la sede della Motorizzazione Civile per sostenere gli esami di teoria per il conseguimento della patente B.
Per l’occasione erano stati predisposti particolari servizi finalizzati proprio contro il fenomeno degli esami alterati ed il personale impiegato notava qualcosa di anomalo nel comportamento del cittadino straniero.
Il candidato svolgeva regolarmente gli esami superando gli stessi senza commettere alcun errore. Gli agenti della Polstrada avevano però notato che l'uomo si esprimeva con difficoltà in lingua italiana e con la stessa difficoltà la comprendeva durante la prenotazione alla prova d'esame allo sportello.
A questo punto gli uomini della Polstrada intervenivano immediatamente per fermare il predetto l'extracomunitario e losottoponevano a perquisizione personale sul posto.
L'esito è stato immediato e sorprendente: nascosti sotto gli indumenti ampi e larghi c'erano una telecamera ed una trasmittente , un telefono cellulare ed un auricolare di ultima generazione infilato in maniera invisibile dentro un orecchio.
L'indiano attraverso la telecamera nascosta all’altezza dello sterno con l’obbiettivo che sostituiva un bottone della camicia, inviava all’esterno l’immagine del monitor su cui scorrevano le domande di esame ad un complice , che poteva essere vicino o abbastanza lontano dall’edificio, e quest’ultimo attraverso il cellulare e l’auricolare comunicava all’indiano man mano le risposte , ovviamente corrette.
Il materiale rinvenuto, come da documentazione fotografica , veniva sottoposto a sequestro e messo a disposizione del Sostituto Procuratore Dott.ssa Flaiani della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno.
Nei confronti del cittadino indiano si procedeva a denuncia a piede libero per truffa in concorso con altre persone da identificare .
Ulteriore attività di indagine consentirà di accertare anche l’identità del o dei complici che hanno assistito lo stesso nel tentativo di truffa.