Liberalizzazione che la Commissione Europea dei Trasporti sta portando avanti da tempo e che impone lo stesso modello “frammentato” in tutti gli stati membri.
Infatti la completa apertura del mercato comporterà:
* La riduzione del numero di addetti
* L’aumento delle esternalizzazioni ed il ricorso al subappalto
* L’incremento del lavoro precario, dei contratti atipici e del lavoro somministrato
* L’estensione delle flessibilità orarie e l’incremento del lavoro straordinario.
Questi fattori incideranno negativamente sulla sicurezza e la qualità dei servizi. La totale liberalizzazione incrementerà il fenomeno del cosiddetto “cherry picking” ovvero la scelta della parti più profittevoli del segmento di mercato, con conseguente abbandono dei servizi nei territori e sulle linee secondarie considerate meno remunerative che andranno incontro ad un sicuro abbandono a completo discapito del servizio pubblico.
La Commissione vuole inoltre imporre la totale separazione tra i gestori dell’infrastruttura e le imprese ferroviarie. I ferrovieri di tutta Europa che oggi manifestano sono coscienti dell’importanza del coordinamento delle comunicazioni tra rete e bordo treno ai fini della sicurezza dell’esercizio ferroviario: senza un solido legame ciascuno degli attori del sistema cercherà di minimizzare le proprie responsabilità in caso di incidente.
Le proposte della Commissione europea sono attualmente oggetto di discussione tra i Governi degli stati membri nel Consiglio e nel Parlamento Europeo.
I sindacati di Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti, unitamente a tutti i ferrovieri d’Europa chiedono al Consiglio e Parlamento Europeo di:
1. rigettare le proposte di liberalizzazione del servizio ferroviario passeggeri;
2. contrastare l’ulteriore frammentazione che porterà alla separazione dei gestori dell’ infrastruttura dalle imprese ferroviarie;
3. rispettare il diritto degli Stati membri a organizzare i propri servizi di trasporto pubblico nel miglior modo tenendo conto delle specifiche richieste dei cittadini e delle necessità dei singoli territori;
4. assicurare la protezione dei lavoratori del settore ferroviario in quanto si tratta di condizione indispensabile per servizi sicuri, efficaci e di qualità
5. rammentare che i servizi ferroviari sono parte essenziale del servizio pubblico.
I ferrovieri italiani in questi giorni stanno inviando ai parlamentari europei italiani delle cartoline sull'argomento al fine di sensibilizzarli a respingere le proposte della Commissione Europea mentre le segreterie regionali Marche Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti organizzano un presidio dalle 9.30 alle 12.00 per la raccolta firme al piazzale ovest della stazione di Ancona per sensibilizzare i pendolari e i lavoratori.