Manocchio: Aumento di capitale a 5 milioni per l'Ascoli

Manocchio: Aumento di capitale a 5 milioni per l'Ascoli

Assemblea entro 15, 20 giorni

Con lui nel consiglio d'amministrazione ci sono Nico Stallone e Alessandro Tentoni, commercialista pescarese nato a Santa Vittoria in Matenano. 
E dopo la riapertura degli abbonamenti, subito la prima notizia. Entro 15, 20 giorni il cda convocherà un'assemblea per approvare il bilancio e alzare il capitale sociale a 5 milioni di euro dall'attuale quota di 1.025.000 per risolvere soprattutto il problema con Azzurra Free Time (causa in corso per un debito di circa 2,5 milioni dell'Ascoli dovuto alla vecchia storia del marchio).
Ma sono previsti nuovi ingressi per ricapitalizzare: "Benigni, se rimarrà, avrà una quota del 20%. Stiamo pensando per lui una carica onorifica. Spero entrino a far parte anche Giancarlo Romanucci e Piero Palatroni dell'Azzurra Free Time: dovrebbero convenire nel progetto e spero possano avere la maggioranza delle quote".
E quindi eventualmente convertire il credito nei confronti dell'Ascoli Calcio in azioni. 
Ma la porta è aperta a tutti gli imprenditori locali: "Vogliamo abbattere il muro che finora è stato intorno alla società. Alcuni mi hanno detto no in questi giorni: non possono mettersi in vetrina oggi, perché potrebbe creare loro alcuni problemi - dichiara Manocchio - . Spero di coinvolgere nel progetto anche il notaio Cappelli, intanto ci darà una mano insieme all'ingegner Maurizio Ramazzotti per riallacciare i rapporti con l'amministrazione comunale. Il cda oggi è composto da noi tre, ma vorrei fossimo presto molti di più".
Poi la seconda notizia: "Anche il Comune potrebbe entrare, vanta crediti e debiti nei confronti della società. L'Ascoli Calcio può essere una public company".
Infine sui tifosi: "Non esiste il divario che si è creato. Uno stadio senza tifosi non ha ragione di esistere. Ben vengano le associazioni: da noi c'è apertura totale, vorrei riportare le famiglie al Del Duca".

Le questioni sul tavolo
"Sono tre le castagne sul fuoco: la vicenda del Tar, il contenzioso col Comune, la convenzione da rivedere - spiega Manocchio -. Ci metteremo a sedere e vedremo il da farsi. A breve ci sarà un incontro col sindaco Castelli".
"L'Ascoli dovrebbe pagare solo l'affitto della struttura e non dare una parte degli incassi al Comune come prevede la convenzione", aggiunge Manocchio.
Ad oggi la società bianconera ha però stoppato i versamenti dopo aver coperto le spese di messa a norma della struttura nel 2007 (circa 2,5 milioni di euro), sostenendo che fossero a carico del Comune. "Ha creato un vero dissesto finanziario alla società", commenta Manocchio.
Oggi la vicenda è ferma al Tar. "E' stata insabbiata, lo potete scrivere -afferma il nuovo presidente bianconero - La questione debitoria? Serve un piano di rientro. Le banche oggi ci aggrediscono, anche se non è arrivato ancora nessun atto ufficiale, però l'Ascoli Calcio è un bene per tutta la città e va tutelata".