Informato il comando della Polizia Provinciale e presi accordi, si è lavorato congiuntamente svolgendo turni anche in condizioni meteorologiche avverse nell’intento di scoprire l’autore del misfatto.
Dopo quattro giorni di appostamenti, finalmente si è presentata la persona che a sua volta è stata presa nel “laccio” degli agenti.
Per tale atto di bracconaggio è prevista la denuncia, l’ammenda fino a € 1.549,00 oltre al sequestro dei mezzi usati e dell’eventuale selvaggina viva o morta, più l’ammenda per l’esercizio di caccia in periodo di divieto generale.
Considerato il dilagare del fenomeno bracconaggio, le guardie ecologiche dell’Asso G.E.V hanno intensificato i relativi controlli e tengono sotto costante monitoraggio altre situazioni alle quali si spera di porre fine in tempi brevi, sempre con la collaborazione della Polizia Provinciale.