Il quotidiano pattugliamento dei tre carabinieri impegnati nei servizi “in prossimità di chi va al mare” ha consentito di apprendere, dal bagnino, che poco prima era stato perpetrato nello chalet un furto di generi alimentari e bevande. Immediato l’istinto dei carabinieri di chiedere se fossero presenti circuiti di video sorveglianza che, fortunatamente erano installati nel balneare.
Ricostruivano i tempi dell’accaduto e visionando velocemente i filmati.
Gli appuntati Morcellini, Capricciosi e Scolà, della Stazione di Porto Recanati, pur trovandosi di fronte ad un furto di scarso valore, si scorrevano caparbiamente il filmato e, con un po’ di pazienza, riuscivano a individuare il momento del furto.
Un’immagine sfocatissima, ma si riuscivano a scorgere un pantaloncino bianco, una maglia con un marchio noto e capelli ricci, su quella sagoma che era di spalle.
La folta chioma però era il particolare che rimaneva più impresso nelle memorie dei tre carabinieri che, subito, si posizionavano alla ricerca del malvivente.
Costui in effetti aveva rubato solo alcune birre e qualche genere alimentare, approfittando della distrazione del gestore che forse non avrebbe neanche sporto denuncia se non avesse ricevuto la “visita di prossimità” dei carabinieri. I tre militari volevano vederci chiaro da subito e, dopo un’oretta di ricerche in paese, individuano il presunto ladro lungo la strada, a ridosso dei giardini zona sud del lungomare porto recanatese. Stava consumando i cibi asportati ma con sé aveva anche qualcosa che poco aveva a che fare con lo chalet.
Documenti e soldi di una donna che, secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Viale Europa, erano il bottino di un altro furto su un’auto in sosta, commesso subito dopo quello allo chalet. Ma le sorprese sul “caparezza” non erano finite: veniva condotto presso gli uffici del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Civitanova e venivano avviate le procedure di foto segnalamento confortate dal sistema AFIS di rilevamento e comparazione istantanea di impronte digitali.
L’alias che quell’uomo aveva dichiarato ai carabinieri era totalmente falso e, il sistema investigativo, chiariva che in realtà si trattava di A.H. 24 enne marocchino, clandestino e senza fissa dimora, colpito da ordine di carcerazione perchè ricercato dal Tribunale per i minorenni di Napoli dovendo scontare una condanna ad un anno e dieci mesi per concorso in rapina aggravata commessa nel capoluogo partenopeo.
L’uomo, al termine delle procedure di rito, veniva condotto alla casa circondariale di Ancona dove sconterà tutta la pena cui è stato condannato.
L’esito favorevole degli accertamenti dei tre zelanti carabinieri ha confermato l’utilità dei servizi di prossimità agli chalet e consentito di scoprire un ricercato che, in un’ora, aveva già messo a segno un paio di furti.
Ma i Carabinieri di Porto Recanati hanno pure fermato, sempre nell’ambito dei servizi “al mare”, un venditore ambulante di bigiotterie a cui hanno sequestrato un migliaio di oggetti e chincaglierie, del valore di 3.000 euro, elevando una sanzione di oltre 5000 euro. Si tratta di un clandestino di origine bengalese che è stato avviato al competente ufficio stranieri per le procedure di espulsone.
Per l’ultimo week end di luglio vengono rafforzati dalla Compagnia i servizi in spiaggia del litorale maceratese e verranno condotti anche controlli nelle ore notturne per garantire, sempre più, un divertimento sano.