La premessa è importante poiché non è assolutamente in discussione la professionalità di MASSIMO, bensì lo è la gestione della sua posizione; parlando con lui durante la scorsa settimana abbiamo avvertito un forte malessere e forse - ci auguriamo di no - l’intenzione di disputare l'ultima quintana per i colori rossoneri.
Non possiamo permetterlo, non possiamo perdere un patrimonio umano e tecnico così importante.
Analizzando il corteo di sabato 13 luglio 2013, abbiamo notato, un corteo pieno di bambini e di persone che non hanno la minima idea di cosa sia un passo della quintana, senza un gruppo di sbandieratori e musici adeguato alla storia del nostro sestiere fino a poco tempo fa tra i migliori della città e d'Italia, non ci fa di certo onore.
La figura della Dama, la più attesa di tutto il corteo, ed una volta che è stata scelta, questa va protetta e tutelata da tutto e da tutti senza se e senza ma, anche e soprattutto da attacchi di qualsiasi genere, alcuni addirittura venuti dall’interno del sestiere stesso.
In ultimo, ma non per ordine di importanza passiamo alla figura del Console.
Non sappiamo, infine, se tutti si sono resi conto che Porta Tufilla ha sfilato senza la sua figura, non per motivi di salute, ma perché squalifucato.
Ci lascia fortemente perplessi l'indifferenza del comitato in merito ad una decisione storica come quella presa nei confronti del nostro Console, ne una parola di sostegno ne tantomeno un provvedimento, nonostante alcuni di coloro che lo hanno sostenuto e votato, ad un incontro avuto con i sottoscritti qualche giorno fa, manifestavano la volontà di voler sollevare Mazzocchi dalla figura di console.
Colui che porta il sestiere in tribunale e gli chiede un risarcimento danni esagerato, colui che dal tribunale di Ascoli nel 2006 è stato sospeso, che è stato squalificato nel 2013 per un anno da una commissione di cui fanno parte membri della Prefettura e del Tribunale di Ascoli, con un po’ di dignità rassegnerebbe le dimissioni, perché con il suo atteggiamento ha offeso tutti i tufillanti che non sono arroganti.
Ovviamente questo non accadrà mai.
Per come la vediamo noi, il sestiere non è un insieme di accordi politico-economici e di vendette personali, il sestiere è aggregazione di bambini, ragazzi, adulti ed anziani.
A Porta Tufilla, però, mancano totalmente due generazioni (quelle che animano il sestiere) e questo lo si avverte nelle serate di taverna dove l’aria triste e dimessa porta in secondo piano anche la presentazione del Cavaliere più vincente della storia di Porta Tufilla.
Invitiamo tutti ad una riflessione accurata e, dopo la giostra di Agosto, a presentare le dimissioni per il bene del sestiere, tutti, console compreso, per ripartire con un nuovo gruppo dirigente fatto di persone libere da vecchi rancori.
Sperando in un pronto riscatto nella giostra di Agosto, sempre Forza Porta Tufilla.