Erano cresciute rigogliose, irrigate evidentemente per induzione dal vapore acqueo che sprigiona la vicina centrale e, nonostante la “gioventù” erano quasi giunte a fioritura. Ed era probabilmente la location ideale per evitare, a chi le aveva piantumate, di recarsi frequentemente ad annaffiarle ed assisterle, perché si sviluppavano da sole grazie al mix naturale di raggi solari e umidità del sito. Invani sono risultati pertanto i servizi che l’Arma locale, con la collaborazione del nucleo operativo della Compagnia di Civitanova Marche ha condotto per risalire al “coltivatore”. Sette vasi con altrettante piante di marijuana sono state pertanto sequestrate a carico di ignoti dai carabinieri monteluponesi, guidati dal Luogotenente Mario Giannella, che hanno avviato, con la Procura del capoluogo, le procedure per la distruzione.