Taglio dei pini alla Fortezza, Legambiente sul piede di guerra

Taglio dei pini alla Fortezza, Legambiente sul piede di guerra

"Siamo pronti a forme di protesta anche eclatanti, qualora il Sindaco dovesse continuare con la sua provocazione, supportato in questa sua posizione assurda da altre associazioni sedicenti ambientaliste. Se il Sindaco non fa immediatamente retromarcia, siamo pronti a contestarlo in occasione della prossima manifestazione culturale l’Altra Italia, attuando un vero e proprio boicottaggio. Lo dobbiamo alla memoria di Mariolina Massignani dell’Archeoclub, che si è sempre battuta contro i vari Assessori all’Ambiente, che ogni tanto riproponevano questa ipotesi scellerata.

Siamo i primi a dire che sul Parco dell’Annunziata dev’essere fatta una seria manutenzione e ci sono molti lavori urgenti da fare, come ad esempio il rifacimento delle scalette di collegamento da Via Capitolina, e il rifacimento delle staccionate che oramai cadono a pezzi (purtroppo è dovuto morire un ragazzo perché qualcuno se ne accorgesse). Inoltre ci sono molte piante anche di alto fusto che sono ormai secche o malate, e che andrebbero tagliate, Ma, incurante di tutti questi problemi, il Sindaco si sofferma sul problema estetico rappresentato dai pini che oscurerebbero la visuale della Fortezza. Ribadiamo la nostra posizione: l’Italia è piena bellissimi monumenti circondati dalle piante, anzi di monumenti che sono bellissimi proprio perché sono circondati dalle piante, e nessuno si sogna minimamente di tagliare queste piante per rendere il monumento stesso più visibile. Il criterio della visibilità di un monumento è un criterio piuttosto discutibile, perché il monumento deve sempre avere un certo fascino nascosto, va scoperto lentamente, a poco a poco; la sua visione complessiva dev’ essere una conquista. La Carta di Firenze ci ricorda che le piante e gli alberi che circondano il monumento sono parte integrante del monumento stesso, e non un elemento di disturbo come alcuni affermano. Altrimenti non si capisce perché i nostri antenati si sono sempre preoccupati di abbellire i monumenti che costruivano piantandoci intorno delle essenze arboree. La pretesa invece di rendere visibile il monumento  da tutti i punti di vista, a 360 gradi, come se fosse collocato su di un piedistallo in un museo, prescindendo completamente dal contesto entro il quale il monumento si inserisce, ci priva della possibilità di un vero apprezzamento estetico.

Ad ogni modo, siamo pronti ad accompagnare il Sindaco in un tour del Parco dell’Annunziata per fargli notare quali sono gli interventi più urgenti da fare per riqualificarlo".