Da qui a un mese partirà il cantiere per la pulizia degli invasi e quindi c’è la necessità di tenere sotto controllo ogni forma di abusivismo da prelievo». Non solo. Da Mercatello a Fermignano si aggiunge lo strumento del ‘contratto di fiume’, che Porto ha presentato direttamente al ministro Andrea Orlando nel corso della visita dei giorni scorsi nella provincia. «Il ministro ha mostrato interesse per il nostro modello. Sottolineando che questa sperimentazione partecipata e condivisa di gestione potrebbe essere istituzionalizzata come pratica dal ministero». Ora, aggiunge l’assessore, «in collaborazione con Arpam è partito il campionamento ulteriore, oltre a quelli standard, per il monitoraggio dei parametri ecologici sull’asta del Metauro, a monte e a valle delle aree artigianali e degli abitati». Alla luce di queste iniziative, si è riscontrato «l’obbligo di coordinare i controlli e la vigilanza» tra le forze dell’ordine. «La polizia, i carabinieri e la forestale – prosegue l’assessore – effettueranno verifiche specifiche e operazioni mirate; con loro collaboreranno le guardie ecologiche volontarie nei controlli sulle aziende e sui prelievi abusivi in alveo. Infine, il prossimo 11 luglio, a Urbania, abbiamo convocato il coordinamento del contratto di fiume allargato, insieme ai carabinieri e alle guardie ecologiche che operano in quell’area». Insomma, conclude Porto, sul contratto di fiume e sul Metauro «abbiamo investito e stiamo raccogliendo i primi risultati. Per questo, non ci saranno sconti sui controlli per nessuno».