“Abbiamo deciso di procedere ad una attenta manutenzione dell’impianto – ha dichiarato il sindaco Guido Castelli – in considerazione delle segnalazioni avanzate da alcuni residenti della zona che denunciavano come, saltuariamente, provenissero cattivi odori dall’impianto.
Per ovviare a questi inconvenienti abbiamo quindi deciso di procedere ad una manutenzione ordinaria e straordinaria per verificare il corretto funzionamento ed apportare opportune migliorie perché questi episodi non si abbiamo a ripetere”.
L’impianto, considerato all’avanguardia, utilizza le più moderne tecnologie nel pieno rispetto della recente normativa. La struttura occupa complessivamente 500 mq. di cui 300 la parte coperta. Costato quasi 2 miliardi di vecchie lire (€ 991.597,25)nel 2004, il forno crematorio (è il secondo che viene realizzato nelle Marche perché una struttura analoga si trova a San Benedetto del Tronto) si presenta come una sorta di tempio classico, collegato con viabilità pedonale e veicolare di servizio all’area cimiteriale.
La incinerazione o cremazione dei cadaveri è una pratica antichissima documentata, in Europa, fin dal Neolitico. Molto praticata fino all’epoca romana, con l’avvento del cristianesimo la pratica cadde in disuso. In Italia si tornò a parlare di cremazione nella seconda metà del 1800 e nel 1876 fu installato un forno crematorio nel cimitero di Milano.
Nel frattempo la legislazione sanitaria della maggior parte dei paesi europei aveva accolto in maniera più o meno esplicita il principio della cremazione nei casi disposizione testamentaria del defunto o su domanda dei parenti prossimi. Anche la Chiesa, nel frattempo, ha mitigato le disposizioni del codice che vietavano la cremazione e nel 1983, nel codice juris canonici, si afferma che “non sono negate le esequie ecclesiastiche a coloro che scelgono la cremazione del proprio corpo per motivi non contrari alla fede cristiana”.
In questi ultimi si è registrato un forte aumento delle richieste di cremazione che è un servizio pubblico a domanda individuale.
Fino alla riapertura del servizio, quanti fossero interessati alla cremazione potranno rivolgersi all’impianto crematorio presso il cimitero di San Benedetto.