Treno elettrico, viaggio inaugurale con il presidente Spacca

Treno elettrico, viaggio inaugurale con il presidente Spacca

'E' un progetto innerva la dorsale adriatica rendendola strategica nell’ambito delle reti europee'



Si è svolto oggi il viaggio inaugurale sulla nuova tratta elettrificata Ascoli–Porto d’Ascoli con a bordo, tra gli altri, il presidente della Regione Gian Mario Spacca, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani, i sindaci di Ascoli Guido Castelli e San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, i sindaci di tutto il comprensorio interessato, Francesco Cioffi, responsabile nazionale della Divisione Passeggeri dei servizi regionali di Trenitalia, Luciano Frittelli, direttore della Direzione Territoriale Produzione RFI.
Da lunedì 10 giugno poi, il servizio sarà attivo per tutti i viaggiatori e i pendolari che potranno usufruire di treni più moderni, più comodi e più veloci. I lavori per l’elettrificazione del percorso, molto atteso nel Piceno e per cui la Regione ha investito 10 milioni di euro su un costo totale del progetto di circa 11 milioni, si sono infatti conclusi con un netto miglioramento dei servizi per l’utenza.
Ci saranno 16 collegamenti in più al giorno tra l’entroterra e la costa e un innesto diretto con la linea adriatica consentirà di risparmiare fino a mezz’ora di tempo nella percorrenza fino ad Ancona.
“E’ un progetto – ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - che rientra nel disegno di potenziamento infrastrutturale delle Marche e che innerva la dorsale adriatica rendendola strategica nell’ambito delle reti europee. Soddisfa inoltre i bisogni del Piceno perché rende il traffico su questo territorio più veloce, fluido e interconnesso con la dorsale adriatica.
Un progetto che testimonia l’attenzione della Regione per il Piceno. Le Marche non devono più essere la sommatoria di singole realtà localistiche, ma una comunità vera in cui ciascun territorio possa esprimere le proprie migliori virtù.
E’ un disegno, questo, che la Regione persegue da anni e che si realizza anche attraverso il potenziamento delle reti di cui l’elettrificazione della Ascoli-Porto d’Ascoli è un tassello di grande rilievo.
La Regione – ha inoltre ricordato il presidente – ha investito nel progetto 10 milioni di euro. In questi tempi è una cifra straordinaria, che ha richiesto non pochi sacrifici.
Siamo infatti alle prese con tagli vigorosi dei trasferimenti statali: nel prossimo triennio il bilancio regionale avrà 1,3 miliardi di euro in meno dallo Stato.
Ciò comporta la riorganizzazione progressiva della nostra attività, la semplificazione e la sempre maggiore interconnessione tra i territori. Siamo in presenza – ha aggiunto – di un disegno ordinato che va verso il futuro. Un futuro che, se sapremo far uso di intelligenza e se usciremo da localismi sterili, può essere migliore dell’oggi. È con questo spirito che inauguriamo questo viaggio, sperando che Trenitalia renda sempre più appropriati ai bisogni dei cittadini i servizi su questa infrastruttura.
E’ necessario infatti che a livello nazionale si creda di più sulla direttrice adriatica, soprattutto oggi che l’Europa apre al disegno della Macroregione adriatico-ionica.
Nelle Marche stiamo lavorando intensamente in questa direzione, auspichiamo che questo disegno sia sempre più compreso anche a livello nazionale”. I rappresentanti di Trenitalia hanno colto l’occasione per ricordare che il contratto con la Regione Marche è stato revisionato anche per quanto riguarda gli investimenti.
Ci sono 106 milioni di euro per il miglioramento del materiale rotabile nelle Marche. Proprio questa regione sarà la prima ad avere quattro nuovi convogli elettrici a cui ne seguiranno altri. Il treno Ascoli-Porto d’Ascoli, atteso da tanto tempo dalla comunità del Piceno, è realizzato in base al cronoprogramma previsto grazie all’impegno congiunto di Regione, Gruppo FS, RFI e Trenitalia. L’investimento per la Regione è stato considerevole, ma i benefici saranno superiori.
Quest’opera dichiarata prioritaria fin dall’inizio della legislatura, è strategica sia per l’intero sistema del trasporto pubblico locale, sia per rispondere alle esigenze di miglioramento della mobilità del territorio ascolano e in particolare dei numerosi pendolari che quotidianamente percorrono questo tragitto. I passeggeri potranno viaggiare su convogli più moderni e confortevoli, più veloci, senza barriere architettoniche e con spazi appositi per le biciclette.
Enormi inoltre, saranno i benefici per l’ambiente visto che l’elettrificazione comporta un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti, sia in maniera diretta, con la eliminazione della trazione diesel, sia indiretta, con la auspicabile riduzione degli autoveicoli sulle strade.
La tratta, come detto, da lunedì sarà operativa in concomitanza con l’entrata in vigore dell’orario estivo di Trenitalia. In tutto ci saranno 28 treni al giorno tra Ascoli Piceno – S. Benedetto e 18 collegamenti diretti tra Ascoli e Ancona. Per quanto riguarda i tempi di percorrenza ci saranno treni più veloci che impiegheranno 90 minuti per la tratta Ascoli-Ancona e 30 minuti per la Ascoli–S. Benedetto, oltre a un servizio locale che servirà tutte le stazioni con un minimo aumento dei tempi di percorrenza: 110 minuti per la Ascoli–Ancona e 40 minuti per Ascoli-San Benedetto. Anche il numero dei posti offerti aumenterà e varieranno da 145, se il treno che effettua il servizio è un Minuetto, a 313 se si tratterà di un Piano Ribassato con locomotore E464.
Le carrozze avranno posti idonei per i diversamente abili e consentiranno il trasporto delle bici. Rispetto all’orario attuale avremo 16 collegamenti in più: +1 sulla Ascoli-S. Benedetto, +9 sulla tratta Ascoli-Ancona e +7 sulla tratta Ascoli–Ancona e si risparmierà fino a mezz’ora di tempo nella percorrenza. Anche Ancona e Ascoli sono più vicine.
Ci sarà un innesto diretto con la linea adriatica e questo permetterà di usufruire di più collegamenti sia di trasporto dei passeggeri che commerciali con ricadute economiche positive per tutto il territorio. Il tratto elettrificato è lungo 32 chilometri, di cui quasi 29 riguardano lo sviluppo della tratta ferroviaria e circa 3,3 i binari della stazione di Offida e Ascoli Piceno, compresi i deviatoi.