Droga “appizzata” preventivamente in punti ben precisi, seminata e sparsa qua e là. E, dopo aver riscosso il compenso della dose dai tossicodipendenti incrociati in centro, venivano fornite le indicazioni per rintracciare il “pezzo” acquistato. Se volevano la droga, dovevano stare a questo triste gioco ideato perché si sentiva furbo e, evidentemente, di difficile individuazione. E persino il soprannome che si era dato “il marsigliese”, celava in sè un alone di mistero. Niente numeri di telefono ma solo contatti “face to face”, lo rendevano difficilmente individuabile.
Ma tutto questo non è bastato a sfuggire alle orecchie dei Carabinieri di Quartiere di Civitanova Marche che hanno riversato i “rumours” catturati in centro ai colleghi del nucleo operativo della Compagnia che hanno cominciato ad attuare servizi di osservazione ad hoc.
Il “marsigliese” è un clandestino mai incappato in controlli, di cui avevano una soltanto descrizione sommaria. I carabinieri in borghese, quando pensavano di averlo individuato, hanno iniziato ieri sera a seguirlo e lo beccavano proprio durante la “semina” propedeutica allo spaccio. Prima una fioriera vicino al semaforo del Comune, poi i giardini di piazza XX settembre e, mentre si dirigeva nel vicolo Marte, lo hanno accerchiato e bloccato. In tasca il quantitativo per una quindicina di dosi di eroina, confezionate col fiocco. Individuato persino il domicilio, di fortuna, dove alloggiava e dove veniva trovata in altro po’ si sostanza e bilancini di precisione.
Clandestino, 35 anni, parlava francese, non oriundo della costa azzurra ma del Marocco. È stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga, a disposizione della Procura della Repubblica di Macerata, condotto alla Casa circondariale di Ancona.
Un 2013 denso di attività antidroga, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, lungo la costa maceratese. Sequestrati in cinque mesi circa 5,5 kili di stupefacenti a spacciatori che, troppo spesso, gironzolavano in luoghi frequentati da ragazzi e istituti di istruzione.
La lotta senza quartiere alla droga, attuata dai militari della Caserma Piermanni quest’anno, è stata inaugurata proprio a capodanno, con l’arresto di un marocchino all’Hotel House beccato con un ingente quantitativo. Poi un pakistano con 100 grammi di eroina un mese fa nel condominio River Village, e un nigeriano con tre etti di marjiuana a due passi da un centro di aggregazione giovanile della cittadini rivierasca. A Civitanova, a Fontespina a ridosso di campi di calcio, era stata arrestata una nonna pusher, a due passi dal SERT ed alla fermata del bus degli studenti un pusher di eroina, lo stesso poi riarrestato in Via Verga pochi giorni fa, mentre a Civitanova alta, nei giardini, un altro spacciatore di morte che nascondeva la droga nei prati frequentati dai ragazzi di un vicino istituto di istruzione; infine un magrebino, tre giorni fa, che spacciava hascish sempre in Via Verga e, in ultimo, il “marsigliese” di Corso Umberto I. .