Il presidente Calvaresi deve far funzionare la giustizia in un “palazzo” che rischia di paralizzarsi per lo smantellamento dell'organico dei magistrati: ne vanno via 5 per il momento e, a seconda di alcuni sviluppi, forse addirittura 6.
C'era un'attesa di un parziale recupero dopo una trasferta presso la terza Commissione del Csm per perorare la causa del Piceno. Il presidente Calvaresi era andato insieme a Francesco Marozzi, presidente dell'Ordine degli avvocati piceni, e le prospettive, le sensazioni ricevute sembravano positive.
Ieri la doccia fredda per il presidente Calvaresi è arrivata via email: dei tre mot (magistrati ordinari in tirocinio, i vecchi uditori giudiziari) che dovevano arrivare ad Ascoli, ne arriveranno solo due.
Il terzo si è perso tra i tribunali di Fermo o Pesaro.
¬«Ora gli ordini professionali – dicono Francesco Marozzi e Mariano Cesari (presidente dei Commercialisti) – scenderanno in piazza e fanno un appello pubblico a tutte le istituzioni del territorio per evidenziare il rischio che questa situazione può creare ai cittadini del Piceno, alla vita di ogni giorno e alla sua stessa economia».
La mancanza di certezza del diritto frena lo sviluppo, pone una ulteriore barriera all'accesso al credito già pressoché inesistente allo stato attuale.
Il presidente Calvaresi sta richiamando tutte le udienze per la separazioni che erano state fissate per ottobre per fissarle prima dell'estate visto il pericolo sociale che questo particolare tipo di richiesta di giustizia contiene in sé.
Si tratta di un mina vagante alla coesione sociale con possibilità più che reali nel deterioramento dei rapporti tra i coniugi che potrebbero sfociare in una conflittualità di enormi proporzioni fino ad arrivare, e speriamo che non accada mai, a situazioni limite che sempre più spesso si registrano in cronaca nera.
Come quello della sanità, il mondo della giustizia attraversa le comunità in modo sostanziale determinandone la qualità della vita. Questa crisi del tribunale di Ascoli Piceno si installa in una già terribile situazione economica del territorio.
Pende come una “spada di Damocle” sul tribunale anche la procedura di accorpamento nel capoluogo piceno dei Giudice di Pace di Amandola, Ascoli, Offida e Ripatransone, oltre a quello della sede distaccata del tribunale di San Benedetto del Tronto.