All'origine della contestazione la decisione di intitolare un giardino all'ingresso della Caserma Clementi al ten. Francesco Crucioli, morto durante la guerra d'Etiopia nel 1937.
''Non disconosco i diritti di chi mi contesta, ma dovrebbe rispettare il luogo - ha detto Castelli - Mi ha preoccupato invece che quel modo di urlare possa aver spaventato i bambini che erano presenti".
Secondo il primo cittadino la contestazione non era condivisa dall'Anpi.