La misura restrittiva delle libertà personale è stata emessa su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Umberto Monti, titolare delle indagini curate dalla Divisione Anticrimine della Questura e scaturite dalle direttive impartire dal Questore Giuseppe Fiore, alla luce dei reiterati interventi delle Forze dell’Ordine presso l’abitazione di via Cantalamessa, teatro di continui alterchi, urla, incuria, e degrado.
La situazione generatasi, con ripercussioni sulla vivibilità e sicurezza della medesima via e di quelle limitrofe, era inoltre stata oggetto di segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini, ivi residenti. Gli accertamenti in questione sono stati sviluppati anche sulla base di numerosi referti medici per patite lesioni, mai oggetto di querela, emessi dal locale Pronto Soccorso nei confronti di T.M. E’ stato così definito un quadro accusatorio attestante che lo stesso T.M., letteralmente succube delle angherie e sopraffazioni del coinquilino, era evidentemente costretto a subire maltrattamenti, minacce, percosse nonché probabilmente indotto con violenza ad elargire parte della pensione di cui è titolare nonchè vendere la maggior parte della mobilia della casa per soddisfare le pretese dell’Armillei, pregiudicato e senza attività lavorativa.
L’arrestato, dopo le previste formalità è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria, per il previsto interrogatorio di garanzia.