Così il Segretario Provinciale FLC CGIL, Giuseppe Vaglieco.
Sui lavoratori a tempo determinato (precari) si concentrano interventi sempre più penalizzanti, con una chiara inversione dell’orientamento nei loro confronti: non più indirizzato alla stabilizzazione, ma rivolto ad una sempre più forte marginalizzazione. Dimenticando che invece partecipano in maniera tangibile a garantire il diritto allo studio in tutte le sue forme: amministrative, didattiche e formative.
La causa diretta di quanto è stato denunciato sta nella decisione, contenuta nella legge 135/2012 (Spending Review), di affidare dal primo gennaio 2013 al Ministero dell’Economia i pagamenti dei supplenti, togliendo alle scuole il compito di farlo, senza però “alleggerirle” delle incombenze amministrative, anzi aggravando la “molestia burocratica” con indicazioni non chiare e intempestive.
Si gioca in sostanza sulla pelle dei precari con un comportamento gravissimo da parte dei ministeri responsabili (MIUR e MEF), che provoca ritardi inaccettabili nel pagamento delle retribuzioni (a molti manca ancora la retribuzione di gennaio e ad alcuni anche dicembre).