Sotterra l'eroina nei giardini: arrestato pusher

Sotterra l'eroina nei giardini: arrestato pusher

Una chiamata anonima di una residente della città alta, giunta  ieri in centrale operativa, a segnalare uno straniero ai giardini che, con le mani, stava scavando per terra come se volesse piantare qualcosa. La premurosa cittadina, pur volendo mantenere l’anonimato, veniva incalzata dalle domande del Carabiniere del 112, per comprendere meglio di cosa si potesse trattare. Un bulbo, forse una cipolla era l’oggetto segnalato. La donna non realizzava l’importanza della sua comunicazione ma l’operatore del 112 riusciva a decodificare quei movimenti. È comune a molti pusher  l’abitudine di sotterrare lo stupefacente per non averlo addosso durante i contatti con gli assuntori. A due passi da quell’aiuola c’è la fermata dell’autobus, frequentatissima da molti ragazzi che raggiungono le numerose scuole superiori del borgo civitanovese. Era necessario, pertanto, eseguire un approfondimento.

Per alcune ore si sono appostati, pazientemente, gli uomini del nucleo operativo della Compagnia di Civitanova. All’imbrunire è tornato il soggetto, proprio come era stato descritto. Con le mani ha ricominciato a scavare per riprendersi quei “bulbi” sui quali aveva collocato dei sassolini, come segnetto. Si è trovato però circondato da tre carabinieri del nucleo operativo che lo bloccavano.

12 dosi di eroina (in foto), dissotterrate una ad una mentre l’uomo veniva dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il pusher è un tunisino di 26 anni, senza fissa dimora. Rendeva le proprie generalità  e veniva foto segnalato negli uffici del nucleo operativo della Compagnia di Civitanova (nella foto si ritrae una ricostruzione di un foto segnalamento). I cartellini segnaletici dei cittadini stranieri arrestati, sprovvisti di documenti, vengono inseriti nella banca dati del sistema AFIS di comparazione ed elaborazione di impronte. Tale marchingegno consente di comparare quelle impronte digitali con quelle esistenti nel casellario centrale di identità e riscontrare eventuali provvedimenti a cui la stessa persona, sotto alias, sia sottoposto. Ed il tunisino risultava colpito da un’ordine di ripristino di custodia cautelare emesso dalla magistratura di Bologna per scontare una pena relativa a furti aggravati commessi in Emilia. In forza di tale misura, pertanto, il tunisino rimarrà ristretto nella casa circondariale Anconetana dove è era già stato condotto, nella notte, per la violazione in flagranza della norma sugli stupefacenti.

In questi ultimi giorni le chiamate al 112 e le segnalazioni ai carabinieri di quartiere, stanno o agevolando l’Arma della Compagnia di Civitanova nell’operare importanti attività operative. Ogni chiamata al centralino della Caserma Piermanni è certamente gradita, anche in forma anonima. La preoccupazione di mamme e genitori degli studenti era stata percepita anche nei residenti del quartiere Fontespina, che avevano consentito di arrestare una “nonna” pusher, e in quelli del quartiere San Marone, che avevano fatto bloccare un pusher in Via Alghieri. Ancora una donna munita di senso civico a muovere le indagini dell’Arma, alla quale i Carabinieri di Civitanova vogliono riversare la sincera riconoscenza.

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