Al termine della ottava riunione della Congregazione,tenutasi nel pomeriggio di venerdì 8 marzo, i 154 cardinali presenti nell’aula conciliare -115 gli elettori,gli altri, ultraottantenni, non ne hanno diritto - hanno deciso che nel pomeriggio di martedì 12 inizierà il Conclave che porterà alla designazione del nuovo Pontefice.
Il Conclave sarà preceduto, nella mattina di martedì, dalla messa “pro eligendo Pontifice”che si terrà nella Basilica di San Pietro.
Già martedì 5 marzo dalle ore 13 la Cappella Sistina era stata chiusa ai visitatori dei Musei Vaticani. La Curia ha fatto iniziare i lavori per l’allestimento della sala, tavole in legno proteggono ora il prezioso pavimento,sono state installate due stufe una per bruciare le schede dopo le votazioni, l’altra per utilizzare i fumogeni bianchi per l’elezione.
Nei primi giorni delle riunioni pre-conclave i porporati statunitensi avevano invitato i giornalisti a briefing pomeridiani presso la Sede del Collegio Americano, adiacente l’Ospedale Bambin Gesù, ma da mercoledì 6 marzo tutto si è fermato, gli incontri annullati.
Tra i candidati considerati “forti”c’è Angelo Scola,il canadese Marc Ouellet,gli americani Dolan e O’Malley,l’austriaco Schonborn, l’italiano Ravasi,il brasiliano Joao Braz de Aviz,il filippino Tagle.
L’ultimo cardinale a giungere a Roma giovedì 7 pomeriggio è stato il vietnamita Jean Baptiste Pham Minh Man classe 1934 innalzato alla porpora cardinalizia da Giovanni Paolo II.
Durante il Conclave i cardinali elettori dimoreranno nell’edificio di Santa Marta , non potranno usare per tutto il periodo ,né telefono, né cellulare,non potranno vedere la televisione né ascoltare la radio,non avranno la possibilità di leggere i giornali per non essere minimamente influenzati o turbati da notizie di alcun genere.
L’ex ospizio di Santa Marta è stato in questi giorni “bonificato”dalla Gendarmeria Vaticana da eventuali microspie e dotato di schermature elettroniche per evitare “intrusioni”così sarà fatto anche per la Cappella Sistina.
Tutte le finestre di Casa Santa Marta resteranno ermeticamente chiuse e nessuno potrà rivolgersi ai cardinali per tutta la durata del conclave.
Due medici e due infermieri vigileranno sulla salute dei porporati ed un certo numero di persone saranno addette ai servizi di mensa e delle pulizie, nessuno potrà uscire dai locali loro assegnati e tutti dovranno prestare e sottoscrivere un giuramento secondo la seguente formula contenuta nella Costituzione Apostolica Universi Dominicis Gregis promulgata da Giovanni Paolo II circa la vacanza della sede apostolica e per l’elezione del Romano Pontefice :
” prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del Collegio dei Cardinali elettori, e ciò in perpetuo……prometto parimenti e giuro di astenermi dal fare uso di qualsiasi strumento di registrazione o di audizione o di visione di quanto nel periodo della elezione si svolge entro l’ambito della Città del Vaticano, e particolarmente di quanto direttamente o indirettamente in qualsiasi modo ha attinenza con le operazioni connesse con l’elezione. Una infrazione a questo giuramento comporterà nei miei confronti sanzioni spirituali e canoniche che il futuro Sommo Pontefice riterrà di adottare.
Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano”.
In questi giorni negli interventi che si sono susseguiti nell’aula pre-conclave temi dominanti sono stati la struttura dei dicasteri,la riforma della Curia,il rinnovamento conciliare della Chiesa e l’evangelizzazione. Ogni porporato aveva a disposizione cinque minuti per ogni intervento,logico pensare che nella pausa caffè siano stati affrontati argomenti sul furto dei documenti, i veleni interni,le disfunzioni curiali.
Nella foto Santa Marta ove risiederanno i Cardinali.