A Brescia iniziano a curare Manuel affetto da Sma 1

A Brescia iniziano a curare Manuel affetto da Sma 1

Il giudice Palestini aveva ordinato il trattamento con le cellule staminali mesenchimali

Venerdì Mirko, il padre del bambino di Porto d’Ascoli affetto da Sma 1, si è recato agli Spedali Riuniti di Brescia che ha così recepito l’ordinanza del giudice del lavoro del Tribunale di Ascoli Pier Giorgio Palestini, che aveva ordinato il trattamento con le cellule staminali mesenchimali nell’ambito delle cure compassionevoli.
“Appena giunti nell’organizzatissima struttura sanitaria bresciana – ha detto Mirko, che era accompagnato da Bruno Talamonti – mi hanno effettuato un prelievo del sangue oltre a un elettrocardiogramma.
Poi si è verificato un piccolo giallo, visto che non si trovava l’autorizzazione al trattamento da parte dell’avvocato dell’ospedale, ma si trattava solo di un malinteso, presto risolto.
Dopo è arrivata la cosa più difficile, visto che mi è stato effettuato un carotaggio per il prelievo delle cellule, ma prima ero stato anestesizzato.
Devo dire che il personale dell’ospedale di Brescia è stato cortese e professionale e ci ha sempre fatto sentire a nostro agio” ha poi detto Mirko, che era insieme a un altro padre di Fano, il cui bambino è affetto dalla sindrome di Krabbe.
“Le cellule sono state prese in carico – prosegue il babbo di Manuel – da una biologa della Stamina Foudation, giunta appositamente da Torino e sono poi state messe in coltura dove dovranno restarci per quattro settimane”. Successivamente ci vorrà un’altra settimana per le ulteriori verifiche prima di essere iniettate in Manuel, sempre che qualche giudice non blocchi un’altra volta queste cure.