Subito dopo, infatti, i rappresentanti del Comune hanno aggiunto che I casolari situati nella Riserva potranno essere riqualificati […]con aumenti volumetrici solo in altezza non superiori al 20% e solo per esigenze igienico-sanitarie”. Non vorremmo che la parola riqualificazione diventasse un cavallo di Troia per l’ennesima aggressione ai danni del territorio. Consentire lo sviluppo dei casolari in altezza (nonoltre il 20%) rischia di snaturare la tipologia edilizia caratteristica dei casolari stessi. Dunque adesso occorrerà vigilare ancora di più affinché gli interventi consentiti dal nuovo Piano di Gestione non diventino dei veri e propri scempi, con la scusa dell’adeguamento alle esigenze igienico-sanitarie. Se si consente di elevare un casolare così caratteristico di un piano, il casolare stesso diventa tutta un’altra cosa. Anche noi auspichiamo che i casolari vengano riqualificati, ma senza consentire nuove volumetrie e senza consentire il loro sviluppo in altezza!!!!
- Il Comune afferma inoltre che “Gli edifici agricoli ad attuale destinazione residenziale potranno ospitare bed & breakfast e affittacamere” ma “non potrannodivenire strutture turistico-ricettive”. Anche in questo caso bisogna fare attenzione: Non vorremmo infatti che dal bed & breakfast e affittacamere si passi poi gradualmente agli agriturismi e infine a trasformare i casolari in veri e propri alberghi e ristoranti. Un fatto è certo: all’interno della Riserva non può essere consentita l’illuminazione forte caratteristica degli hotel e dei ristoranti, né alcun tipo di circolazione di autoveicoli, per cui il turista che deciderà di fruire delle bellezze della Sentina dovrà per forza di cose adeguarsi al suo regolamento e andare a piedi o utilizzare la bicicletta per i suoi spostamenti.
- Preoccupa inoltre il richiamo ai privati e l’invito ad investire. Semmai bisognerebbe incoraggiare i residenti a sviluppare l’agricoltura biologica e delle piccole attività economiche non invasive come appunto il b&b, ma non si può certo consentire a grossi costruttori privati di investire sulla ristrutturazione dei casolari della Riserva della Sentina.
Queste nostre preoccupazioni, tutt’altro che infondate, ci stimolano ancora di più a vigilare sui futuri interventi alla Sentina, e a continuare nella nostra battaglia perché si arrivi in tempi brevi a una revisione delle Legge Regionale dei Parchi e alla cancellazione del famigerato emendamento Perazzoli. Stiamo ancora aspettando degli atti politici concreti da parte dei nostri amministratori".