Al via il progetto 'Leggiamo un libro a mamma e papà'

Al via il progetto 'Leggiamo un libro a mamma e papà'

Realizzato dall'Associazione culturale Actor in collaborazione con l'Associazione CISI

E la lettura di favole o storie che fin dalla sua nascita sente narrare o leggere accrescono la sua capacità di linguaggio.
Nasce da questi presupposti il progetto
“Leggiamo un libro a mamma e papà” nel 2010.
E' un'idea di Cristiana Castelli e Veronica Barelli,
due attrici che credono fermamente che “la letteratura ci immerge in una rete di rapporti e tonifica, affina, rafforza la volontà di fare altrettanto nella vita (Katie Wood)”. Da allora si sono svolte tre edizioni e tutte hanno visto una partecipazione crescente e entusiasta.
Il corso è per bambini di ogni età, è a pagamento, ma non svenite: si tratta di 20 euro per quattro giornate. Pagano solo i bimbi. Ma le ideatrici vogliono la partecipazione attiva dei genitori.

Questo è solo un esperimento, di solito il laboratorio dura dai 3 ai 4 mesi.
Ci sono già 10 prenotazioni e si accettano un massimo di 15 bambini.
«Sono i piccoli progetti, ma realizzati da cittadini per i cittadini - dice Ivano Corradetti (Cisi e Abitiamo insieme Ascoli) a poter cambiare le realtà di città come Ascoli, dove il centro storico si spopola. E' la voglia che spinge il terzo settore: il cittadino che si mette in gioco». Obiettivo del progetto è sottolineare e focalizzare l’attenzione sull’importanza che il libro e quindi la lettura ad alta voce ha nel rapporto mai sopito, ma spesso soppiantato, tra genitori-lettori-uditori e figli-uditori-lettori. Condividere la lettura di un libro è un modo di identificare e coltivare un terreno comune, per dare inizio e fondamento a una delle attività essenziali della vita: quella di creare e mantenere rapporti. Rapporti con le persone, con le situazioni, persino con gli oggetti. L’intimità, la complicità che si crea tra un adulto e un bambino che leggono insieme ha buone probabilità di durare tutta la vita. Spesso costituisce il migliore di tutti i ricordi.

Imparare a leggere è un compito difficile, spesso scoraggiante a cui è necessario offrire sostegno e motivazione. E non c’è motivazione migliore di quella che deriva dal pensare che la lettura sia fonte di piacere. Bisogna imparare a considerare il libro un oggetto magico. Il libro ci risponde, ci trasporta altrove.

Leggere e raccontare ad alta voce pone i bambini di fronte al linguaggio che per loro è un gioco. I bambini del passato disponevano di pochi giochi e poca televisione: la parola per loro diventava la parte centrale dell’attività di svago, l’interazione verbale tra adulto e bambino (attraverso il recitare filastrocche, l’invenzione di giochi di parole e gli scioglilingua) era viva e presente. Il bambino di oggi non capisce tutte le parole che ascolta alla tv ma, dato che non deve ripeterle, non ci bada troppo. Non gli entrano dentro, non gli creano immagini. Ai nostri piccoli piace sentirsi raccontare le storie o provare a ripetere le filastrocche che i nonni insegnano. Tutto ciò può aiutare il bambino a conoscere il mondo, gli può dare le immagini per criticarlo.

È necessario creare fin dalla primissima infanzia un rapporto affettivo con il libro. La passione per la lettura nasce dal rapporto affettivo che con essa viene instaurato fin dai primi mesi di vita e dalla consapevolezza di avere con essa un rapporto autentico e paritario. Il modo migliore per preparare un bambino piccolo alla lettura consiste nel prenderlo in grembo e leggergli e rileggergli ad alta voce racconti che gli piacciano. La lettura diventa un atto di amore e grande importanza riveste la relazione fisica fra lettore e ascoltatore. Ascoltare la voce pacata del proprio genitore ha sul bambino un effetto calmante e rassicurante; occorre ri-trovare e ri-scoprire la possibilità di comunicare con il bambino attraverso un linguaggio totale: un linguaggio che non raggiunge solo la sua mente, ma anche il suo corpo. I bambini infatti sanno che la comunicazione è sì parola ma anche gesto.

D'altro canto per gli adulti leggere ai bambini si configura come un’importante opportunità formativa. Nel leggere ai piccoli un libro pieno di belle figure essi non solo si trasformano in compagni di viaggio ma arricchiscono nello stesso tempo se stessi.

La lettura è un’operazione che affina le capacità razionali, permette processi di interiorizzazione di significati e costruzione del pensiero, aiuta a ragionare, riflettere, capire.

Ciò che si intende attivare è un processo che veda indissolubilmente coinvolti genitori e figli con lo scopo di evidenziare la valenza affettivo-relazionale della lettura sottolineando l’importanza di leggere e raccontare ad alta voce

Durante gli incontri richiederemo la partecipazione attiva da parte di adulti e bambini attraversi giochi, attività psico-motorie, letture spontanee, drammatizzazioni, disegni giganti di gruppo con lo scopo di sviluppare la creatività, la fantasia e la curiosità e creare un proprio libro realizzato a quattro mani da genitore e figlio.


 

Il laboratorio, grazie alla collaborazione con l'Associazione Abitiamo Insieme Ascoli è organizzato in una sala comune dell'housing sociale. Inoltre, l'Associazione CISI – Centro per l'integrazione e gli Studi Interculturali ha collaborato con Cristiana Castelli, organizzatrice dell'evento, in quanto crede nel valore aggiunto che tale laboratorio può portare alla comunità.

Gli incontri si svolgeranno quindi in Via Corso di Sotto 10 nella sala bimbi del condominio Abitiamo Insieme Ascoli domenica 17 e 24 febbraio e sabato 2 e 9 marzo dalle 10,30 alle 12,30. Per info e prenotazioni: 360/652168