A Potenza Picena, i Carabinieri della Stazione del centro storico, avevano esercitato una serie di controlli su un uomo che era soggetto a misure alternative di espiazione pena. Era stato condannato, per furti commessi un anno fa in Osimo e Camerino, dai Tribunali di Ancona e Camerino, fruendo di misure alternative ed espletamento di servizi sociali, che tuttavia aveva “disertato”. L’ufficio di Sorveglianza ha pertanto disposto il ripristino della pena detentiva in carcere ed ha delegato, per l’esecuzione, ai Carabinieri di Potenza Picena che lo hanno condotto, nel pomeriggio di ieri, alla Casa Circondariale di Camerino ove dovrà scontare il residuo di pena di circa un anno.
Sempre a Potenza Picena i carabinieri hanno scoperto l’autore della sottrazione di diverse centinaia di euro in danno di un cittadino straniero, abitante nel territorio. La vittima del reato, un giovane che lavora regolarmente da diversi anni in Italia, aveva scoperto che sul suo conto mancava una cospicua somma di denaro. Al maresciallo che acquisiva la denuncia, sulle prime, è parso si trattasse di un caso di phishing, un tipo di truffa telematica attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili, piuttosto che una clonazione della carta di credito. Ma la ricostruzione dei suoi movimenti e delle sue abitudini ha immediatamente indirizzato i carabinieri di Potenza Picena verso la direzione corretta. Le “attenzioni investigative” sul coinquilino, che avrebbe potuto disporre indebitamente del codice della carta, hanno permesso di scoprire che lo stesso se ne era effettivamente servito per effettuare dei prelievi, ovviamente “ad insaputa” dell’amico. La vicenda e d i favorevoli sviluppi dell’indagine sono stati segnalati alla magistratura del capoluogo maceratese. Anche per questo caso parrebbero preziosi i consigli dell’Arma, consultabili sul sito istituzionale www.carabinieri.it in materia di truffe ai danni di cittadini.
Ed un altro furto, questa volta solo tentato in un appartamento di Recanati, è stato scoperto attraverso le attente investigazioni dei Carabinieri della locale Stazione. La collaborazione della vittima che, accortasi dell’evento in atto, aveva avuto la lucidità di ricordare ed annotare importanti particolari dell’autore, connessa alle ricostruzioni e comparazioni con altri episodi predatori accaduti anche nella limitrofa provincia di Ancona, hanno consentito di individuare l’autore, una donna, e di deferirla alla magistratura.
L’attenzione del cittadino dei Comuni della costa, che spesso chiama con fiducia al 112 della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche (operativo 24 ore) e che non si fa sfuggire persone o veicoli sospetti, di cui magari annota anche numeri parziali di targa, può certamente rivelarsi preziosa per chi conduce indagini, al fine di individuarne gli autori.