Si è tenuta ieri, giovedì 5 settembre, la cerimonia di premiazione del più importante concorso italiano dedicato alle sceneggiature e ai soggetti di commedia. Tra le opere vincitrici il cortometraggio “L’amore ai tempi di letterboxd” di Silvia Strambi, insignito anche del premio Advista nella prestigiosa cornice dell’Hotel Excelsior al padiglione della Regione del Veneto e della Veneto Film Commission.
Giunto alla sua sedicesima edizione, il premio Rodolfo Sonego si conferma non solo un ambito traguardo ma anche un importante trampolino di lancio per le giovani promesse italiane nel mondo della sceneggiatura, premiate ieri, giovedì 5 settembre, alla 81ª Mostra del Cinema di Venezia. Il concorso, dedicato al padre della commedia all’italiana e sceneggiatore di Alberto Sordi, rievoca la celeberrima carriera dell’artista e il suo ruolo di mentore per quei giovani sceneggiatori scoperti dalla sua “bottega”.
Sono
otto gli artisti vincitori che proprio a Venezia, all’Hotel Excelsior
nel padiglione della Regione del Veneto e della Veneto Film Commission,
hanno potuto presentare al pubblico le lore opere, sei cortometraggi e
due lungometraggi, che guardano al futuro, fuori dai cliché, solide
nella loro capacità espressiva e nella profondità dei messaggi sottesi.
Tra questi Silvia Strambi con “L’amore ai tempi di letterboxd”.
Il racconto di una giovane donna della Gen Z che cerca l’amore nella maniera dei giorni nostri: attraverso siti d’incontri. Tra appuntamenti lampo e il desiderio di connessioni profonde, la settima arte diventa un inconscio metro di giudizio. “Astenersi perditempo” diventa, così “Astenersi fan di Pulp Fiction”. Galeotto sarà proprio Tarantino.
La sceneggiatrice ha ricevuto, inoltre, il Premio Advista per aver saputo parlare di inclusione raccontando esclusioni, perché il cinema può far innamorare al di là dei generi e per aver creato una storia con un preciso riferimento estetico, dedicata a un potenziale pubblico e co-branding. Grazie a questo riconoscimento la vincitrice riceverà supporto nella realizzazione del materiale di comunicazione che accompagna il cortometraggio ai mercati e ai produttori.
Nata ad Ascoli Piceno, Silvia Strambi è cresciuta nel paesino di Roccafluvione. Laureata al DAMS con specializzazione in cinema, ora vive a Bologna dove frequenta il corso per autore di fiction cinematografiche e seriali presso la Bottega Finzioni.
Tra gli altri vincitori del Premio Rodolfo Sonego anche:
Simona Franco – Il regno animale
Nicolas Perot – Tenero Collaudo
Giusy Emanuela Iannone – L’adorazione
Carlotta Maria Correra – Nostalgia
Mattia Borgonovo – Un’ultima battuta
Riccardo Bolo e Alessandro Arfuso – Figlia dei fossi
Nicola Ciuffo e Giuseppe Brigante – Lo scialìzzo
Il progetto, lanciato da Piattaforma Lago, organizzato dalla Fondazione Francesco Fabbri con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, negli anni è cresciuto affermandosi come l’unico e più importante premio italiano dedicato a giovani sceneggiatori di commedie in grado di unire alla competizione un percorso di ispirazione, formazione e networking professionale che coinvolge i partecipanti selezionati in un ciclo di attività lungo sei mesi.
La cerimonia di premiazione, presentata dall’ideatrice e direttrice del premio, Viviana Carlet, è infatti solo una delle tappe di un percorso iniziato in primavera e che ha visto i vincitori al lavoro sulle sceneggiature e sui soggetti durante workshop, masterclass e weekend intensivi. A fare la differenza è quindi la preziosa possibilità data a questi giovani talenti di poter essere affiancati da tutor professionisti del calibro di Chiara Sfregola, Matteo Cerami, Fulvio Nuccitelli, Tomás Sheridan e BBDB - Barbara Busatta e Dario Buzzini. Sceneggiatura, pitching e linguaggio grafico, collaborazioni con graphic designers e illustratori, sono solo alcune delle opportunità che il premio Sonego offre agli autori del futuro.
Durante la cerimonia di ieri, è stata annunciata anche l’apertura delle candidature per la prossima edizione. Il team di selezione è, infatti, pronto a scoprire nuove brillanti penne tra le centinaia proposte inedite che tutti gli anni giungono in commissione. Nonostante il premio si sia affermato negli anni come scopritore di giovani talenti, non c’è nessun limite di età per la presentazione delle domande. Ai fortunati che verranno scelti dalla giuria del premio andrà la possibilità di seguire un percorso di formazione di sei mesi che partirà da Revine Lago in primavera, proseguirà con gli Industry Days del rinomato Lago Film Fest – padre dell’iniziativa –, per approdare a Venezia e poi al Torino Film Festival. Ultima tappa, poi, a Roma per un nuovo evento di networking.
“L’invito a candidarsi è rivolto a tutti i talenti italiani che desiderino mettersi alla prova sul campo insieme ai migliori professionisti del settore – commenta Viviana Carlet, ideatrice e direttrice del premio Rodolfo Sonego –. Il progetto rappresenta a tutti gli effetti un unicum nel panorama nazionale e anno dopo anno è cresciuto diventando un punto di riferimento nel mondo della sceneggiatura. Non solo un titolo ambito ma la rampa di lancio per giovani promettenti talenti che guardano al futuro riscoprendo i linguaggi del passato e ripercorrendo le grandi opere del maestro Rodolfo Sonego.”
“Da sedici anni il premio Rodolfo Sonego offre la possibilità ad aspiranti sceneggiatori di collaborare con i professionisti più accreditati nel campo del cinema e della sceneggiatura. Attraverso il nostro campus si apprendono i processi e si raccolgono importanti opportunità di networking – dichiara Carlo Migotto, co-direttore del premio –. Tutto questo è possibile grazie al sostegno delle istituzioni e dei nostri partner, che da lungo tempo sono al nostro fianco. Per il futuro ci auguriamo di continuare a crescere, magari con il sostegno di nuovi attori che sposino la nostra mission e i nostri obiettivi.”