“Il 26 ottobre del 2016 le comunità
dell'appennino centrale erano ancora sgomente dopo la terribile
scossa del 24 agosto, quando si verificò un nuovo, violento, evento
sismico. A due mesi di distanza il cuore dell’Italia tornava a
tremare e, purtroppo, non sarebbe stata l'ultima volta. I nuovi,
ulteriori, danni costrinsero fuori dalle loro case migliaia di
cittadini. Ai Comuni già feriti se ne aggiunsero altri 69”.
Lo
scrive in un post pubblicato sui social il Commissario Straordinario
al sisma 21016, Guido Castelli.
“Allora ero sindaco di
Ascoli Piceno e ricordo con esattezza l'angoscia e il senso di
incertezza che pervadeva le nostre comunità. Da allora passi in
avanti ne sono stati compiuti, ma non sono ancora sufficienti. La
ricostruzione avanza e la riparazione socioeconomica procede con
crescente speditezza, ma abbiamo la consapevolezza che va fatto di
più e che compiere questa missione richiede ogni nostra singola
energia.
Da quegli eventi tragici noi amministratori abbiamo
tratto una lezione fondamentale che deve diventare un principio
condiviso e applicato in tutta l'Italia: la prevenzione antisismica è
un dovere assoluto. Mentre continuiamo a lavorare senza sosta,
guardiamo avanti nella certezza che la ricostruzione sia lo strumento
più efficace per far sviluppare in sicurezza l’Appennino centrale”.