Da tempo lottava contro una grave malattia. Era nato a Macerata Feltria di cui è stato sindaco dal 1995 al 2004. Laureato in Scienze giuridiche all'Università di Urbino, è stato amministratore di società di costruzioni e servizi operanti nel mercato internazionale, consulente aziendale, revisore contabile, segretario Regionale dei Ds dal 2001 al 2006, componente dell'Assemblea Costituente Nazionale del Partito Democratico. È stato eletto per la prima volta alla Camera nel 2006.
A poche ore dalla morte dell'onorevole Massimo Vannucci, il mondo politico italiano ricorda e con stima e cordoglio la figura del deputato nato a Macerata Feltria 55 anni fa. La camera ardente allestita nell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino dove il deputato è morto questa mattina, è già meta di un mesto pellegrinaggio. Tra i primi a omaggiare la memoria di Vannucci l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che è stato raggiunto dalla notizia mentre si trovava ad Ancona per incontri politici.
Casini: era un grande amico
“Sono molto commosso. Vannucci è stato un parlamentare generoso e competente, che ha sempre difeso il suo territorio e con orgoglio l’appartenenza alla Camera dei deputati”.
Spacca: irrinunciabile punto di riferimento
“Un senso di profondo dolore e tristezza assale il cuore alla notizia della scomparsa di Massimo Vannucci. La memoria si riempie ancora della sua contagiosa simpatia; della sua ironia bonaria capace di risolvere con una battuta ogni complessità; del suo carattere forte e impegnato; della sua grande responsabilità verso ogni dovere istituzionale”. Così il presidente delle Marche Gian Mario Spacca, sulla scomparsa del deputato Pd. “E' stato un irrinunciabile punto di riferimento in Parlamento, con cui condividere i maggiori problemi: le infrastrutture, i delicati equilibri finanziari e di bilancio; le conseguenze delle calamità naturali; le crisi industriali e del lavoro. Mancherà tantissimo a tutti noi. Ci mancheranno le sue doti umane, la sua fortissima passione politica, il suo rispetto rigoroso per le istituzioni”.