“Domani sarò a San Benedetto del Tronto per ascoltare e confrontarmi con i pescatori, cercheremo una soluzione insieme”.
La regione Marche deve prestare maggiore attenzione alla crisi che sta colpendo il settore della pesca e adottare misure immediate per tutelare i lavoratori e le imprese del comparto. È quanto afferma l’europarlamentare del Partito Democratico, Matteo Ricci, alla vigilia dell’incontro “Un marchigiano alla porta”, che si terrà a San Benedetto del Tronto (AP). In questa occasione, Ricci sarà ospite della famiglia Michelangeli e avrà modo di confrontarsi direttamente con gli operatori del settore della pesca.
"Domani incontrerò chi vive questa realtà per comprendere meglio le problematiche del comparto e valutare come la politica, anche a livello europeo, possa intervenire per sostenere un settore fondamentale per la nostra regione e per l’Italia", dichiara Ricci. "Servono risorse e incentivi per garantire un futuro alla pesca, un'attività che rappresenta una parte essenziale della nostra storia e tradizione. Le richieste dei lavoratori non possono restare inascoltate".
Un tema rilevante per il settore è il riconoscimento europeo della vongola marchigiana, la "purassa", che secondo Ricci potrebbe offrire nuove opportunità di promozione per il mercato locale. "Sono pienamente disponibile a lavorare affinché questo titolo venga riconosciuto ma è fondamentale che anche la Regione si impegni con determinazione", sottolinea l’europarlamentare.
Parlando di promozione, Ricci evidenzia l’importanza di valorizzare il turismo: "Le Marche hanno tutte le caratteristiche per emergere come una grande destinazione turistica: mare, entroterra, tradizioni e qualità della vita. Serve però una strategia di promozione adeguata, che metta in luce il nostro straordinario patrimonio e lo renda competitivo a livello internazionale".
Infine, un altro tema centrale è la direttiva Bolkestein, che Ricci definisce "una spada di Damocle per il settore". Critico nei confronti dell’operato del governo, afferma: "Hanno scaricato la responsabilità sull’Europa senza cercare soluzioni concrete. È urgente individuare misure adeguate, soprattutto per garantire gli indennizzi a chi ha investito tempo e risorse in questo settore".