Tali impianti di biodigestione sono tecnologicamente all’avanguardia e sicuri sotto ogni punto di vista, e, tenuto conto dell’assenza degli stessi nel nostro territorio, questi vanno realizzati in un’ottica di risparmio e di ottimizzazione del sistema “rifiuti” in generale.
Ascoli - Come
noto l’assemblea dell’ATA RIFIUTI ha Deliberato l’approvazione
del Piano D’Ambito
dei rifiuti in relazione alle proprie competenze pianificatorie in
materia a seguito
dell’approvazione del piano regionale dei rifiuti; Tale
deliberazione prevede la realizzazione di una discarica
d’Ambito
cosiddetta “vasca 0” di servizio in località Alto Bretta;
un
trattamento meccanico e biologico (TMT) già presente in località
Relluce;
un
Impianto di Compostaggio “anaerobico”
cosiddetto “Biodigestore” in
zona Relluce dove la società Ascoli Servizi Comunali
ha in itinere l’approvazione di apposito Progetto già redatto.
Le tematiche oggetto di approvazione hanno sollevato una levata di scudi da parte di molteplici comitati e associazioni le quali ritengono la Pianificazione Esecutiva non idonea alla realtà territoriale, non proponendo soluzioni alternative praticabili o limitate ad argomentazioni di carattere esclusivamente territoriale e di consenso che non facilitano una possible soluzione dell’intervento.
ITALIA VIVA, quale forza politica progressista, libera da condizionamenti politici di coalizione su un tema così importante e sensibile per il quale peraltro l’Europa ci impone un netto cambiamento di rotta, ribadisce il proprio convincimento a che gli impianti di Biodigestione vengano realizzati (in netta condivisione con la posizione di Legambiente) e che si ponga fine alla creazione di nuove discariche, così come indicato dalla UE. Italia Viva ribadisce altresì che tali impianti di biodigestione sono tecnologicamente all’avanguardia e sicuri sotto ogni punto di vista, e, tenuto conto dell’assenza degli stessi nel nostro territorio, questi vanno realizzati in un’ottica di risparmio e di ottimizzazione del sistema “rifiuti” in generale. Quando si parla di rifiuti bisogna abbandonare falsi idealismi ed illusioni ed essere molto realisti nelle soluzioni e nelle alternative da proporre al fine di non essere promotori di futuri irrealizzabili e di emergenze conseguenti.
Quando si parla di rifiuti occorre pensare a soluzioni che investano in un sistema integrato di prevenzione e di gestione per lo smaltimento o per la trasformazione, e non si può continuare ad investire, come oggi avviene, sulle discariche, né tantomeno pensare che tutto sia esclusivamente riciclabile. Se oltre alla prevenzione, si assicurano le necessarie capacità impiantistiche di trattamento (recupero e smaltimento), la vita delle discariche esistenti potrebbe rappresentare per un periodo di più lungo termine la fase residuale per i residui provenienti dal recupero e quelli a valle della raccolta differenziata, senza la necessità di autorizzare nuovi impianti di discarica. È necessario quindi, come avviene per altri servizi e per altri settori industriali, una programmazione e un sistema impiantistico integrato, generazionale (almeno 20 anni).
A
tal proposito Italia Viva ritiene necessario implementare e adeguare
gli impianti di pre-trattamento dei rifiuti indifferenziati
riconvertendo il TMB di Relluce in una moderna piattaforma super
tecnologica senza il trattamento della frazione organica (eliminando
in questo modo I cattivi odori) per la sola selezione multimateriale
(plastiche,
vetro e alluminio); I TMB di nuova generazione arrivano a produrre
fino
al 10% di scarti da portare a discarica contro circa il 70% prodotti
da TMB tecnologicamente obsoleti;
Inoltre, ad integrazione del Piano D’Ambito si propone un Impianto “Frazioni Secche” per la valorizzaione delle plastiche e del vetro; un impianto “Frazioni Secche” per la valorizzazione della carta e del cartone; un impianto per il riciclo di “Ingombranti” e “Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).
Ai fini di un completo processo di economia circolare si propone inoltre la realizzazione di un Impianto di “Bioraffineria” all’avanguardia per la produzione di biocombustibili ed idrogeno provenienti dal trattamento degli scarti secchi della raccolta differenziata e dei TMB.
Tutto quanto sopra indicato è l’unica via per poter eliminare o ridurre drasticamente il sistema delle discriche.
Si auspica, pertanto, nell’interesse del territorio e della comunità tutta un dialogo costruttivo volto al miglioramento dell’attuale Piano D’Ambito senza perdere di vista la realtà delle cose, ovvero che nel processo di gestione dei rifiuti bisogna dotarsi di IMPIANTI in un’ottica di lungo periodo, attraverso investimenti importanti che in questo momento storico, sia per la sensibilità dell’argomento che per le risorse stanziate, con un buon lavoro si possono almeno in parte portare a termine.
Italia Viva invita quindi ad un maggior impegno della Comunità tutta e dei soggetti Istituzionali e politici del territorio, offrendo il proprio fattivo contributo, al fine di dotare il Territorio Piceno, di sistemi di smaltimento dei rifiuti all’avanguardia .
Maria Stella Origlia – Coordinatrice Provinciale Italia Viva
Giuseppe Silvestri, Manrico Plebani, Saverio Di Simone per I comitati Italia Viva Ascoli Piceno.