Sosteniamo la battaglia dei residenti di Viale Indipendenza, che hanno protestato fin da subito non perché volessero tutelare i loro parcheggi, come sostengono gli “Amici della Bicicletta”, ma perché si sono visti privare di alcune piante che facevano parte del colpo d’occhio di quel Viale da molti anni, e che offrivano un po’ d’ombra e di refrigerio in questa caldissima estate che volge al termine.
Nella vicenda della pista ciclabile si è persa l’occasione per portare avanti un progetto discutendone con i residenti, le associazioni e i semplici cittadini, secondo i dettami di quella democrazia partecipativa, anzi deliberativa, di cui il Sindaco Castelli si riempie la bocca ad ogni piè sospinto. Anche gli “Amici della Bicicletta” non ci hanno fatto una bella figura, perché erano gli unici a conoscenza del progetto, sapevano che le piante sarebbero state tagliate, e non hanno detto niente, limitandosi a comunicare per iscritto la loro contrarietà al taglio in una lettera indirizzata all’Amministrazione. Eppure gli Amici della Bicicletta fanno parte di un coordinamento di associazioni, il Coordinamento anti-degrado per Ascoli, che è nato proprio con lo scopo di condividere le informazioni tra le varie associazioni per rendere più efficace la loro iniziativa.
Se gli Amici della Bicicletta avessero informato le altre associazioni del coordinamento, di cui fa parte anche Legambiente, di quello che si andava preparando, si sarebbe potuto evitare lo scempio di Viale Indipendenza. Perché non lo hanno fatto? Perché il progetto è rimasto top secret fino alla fine? A questo punto, l’unica possibilità che ha l’Amministrazione di rimediare a questo scempio, è quella di ripiantare altri cinque alberi di tiglio, della stessa età e della stessa grandezza, là dove sono stati tagliati lunedì, come erano e dove erano. Altrimenti la nostra protesta non si fermerà, noi continueremo a protestare, a chiedere i danni e a raccogliere le firme insieme ai residenti, e l’Amministrazione e gli “Amici della bicicletta” a collezionare figuracce.