'La Fondazione Carisap una 'mucca' per la famiglia'

'La Fondazione Carisap una 'mucca' per la famiglia'

Specula per investire nel sociale. Per quanto fatto mai una parola di apprezzamento dall'On. Agostini per

Poiché ciò appare fonte di possibili disguidi, è necessario ricordare la diversità tra investimenti ed erogazioni della Fondazione. I primi sono necessari per procurare alla Fondazione il denaro per la sua attività, le seconde costituiscono il mezzo con cui realizza la sua attività. Su tale distinzione vi sono leggi, atti parlamentari, regolamenti, giurisprudenza, tanto che ormai il concetto è acquisito.
Però negli interventi dell’On.le Agostini i due aspetti sono ancora confusi: egli si chiede come mai, in luogo delle attività speculative, la Fondazione non effettui attività sociali. Atteso che, sul piano tecnico e scientifico, non potrei spiegarmi meglio di quanto è già stato fatto, per tentare di essere chiaro ricorrerò ad un esempio tratto dalla natura e dai tempi passati: gli investimenti sono come l’erba, le erogazioni come il latte, la Fondazione è come una mucca e la comunità come una famiglia.
Una volta, soprattutto nei periodi di siccità, chi aveva delle mucche il cui latte serviva per nutrire i piccoli della famiglia, doveva condurle nei pascoli alti, dove c’è erba più nutriente, così che le mucche potessero produrre latte che servisse da nutrimento ai piccoli della famiglia che si trovavano a fondo valle, dove l’erba è secca o comunque non è nutriente. Questo fa la Fondazione: investe, speculando, dove si guadagna di più per poter, mediante le erogazioni, dare di più alla comunità.
Quanto poi all’invito ad erogare nel sociale, la Fondazione concorda: chiunque può leggere i nostri programmi e bilanci e constatare in modo elementare che da tempo eroghiamo quasi solo in quel settore. Da ultimo una considerazione di carattere civico, senza intento polemico ma piuttosto nello spirito di confronto nella comunità che anima la Fondazione: ben accette le critiche da parte dell’On.le Agostini ma non si riesce ad accettare che, da tanti anni che egli è in politica, mai una volta – ma proprio mai - ha avuto parole o gesti di apprezzamento per quello che, con fatica, la Fondazione ed i soggetti che con essa lavorano fanno per la comunità.