«Come prima cosa ricordiamo a tutti che - e non ci stancheremo mai di ripeterlo – favorire la mobilità ciclistica in città anche tramite la realizzazione di piste ciclabili, va incontro ad un’esigenza di mobilità alternativa all’automobile che poco ha a che vedere con la scelta di chi la bicicletta la usa per fare sport o per fare turismo – entrambi aspetti importanti, ma che in questo contesto poco o nulla c’entrano. Quando leggiamo che questa pista è realizzata per lo sfizio di qualche ciclo-amatore è come se si dicesse che una strada è fatta per qualche pilota di automobili che si diverte a scorazzare per le vie cittadine. Fatta questa premessa, entriamo nello specifico dei lavori di viale Indipendenza. Qualche sassolino dalle scarpe ce lo vogliamo pur togliere...
Che la ciclabile dovesse passare in quel punto siamo perfettamente d’accordo, in prospettiva di un proseguimento lungo viale Marconi (per la Stazione FS saremmo invece passati davanti all’Eurospin…) , ma l’eliminazione delle piante non ci trova d’accordo. Quegli alberi ormai secchi dovevano infatti essere sostituiti da nuovi, per rendere il tratto più verde e ombreggiato. La sensazione è che siano state tolte per far spazio al maggior numero di stalli di sosta. Quando vedemmo il progetto, mettemmo subito, anche per iscritto, questa richiesta. Speriamo che ora non sia troppo tardi e che l’Amministrazione ci dia retta anche sullo slancio delle polemiche in corso.
Se i paladini dell’opposizione o gli amici di Legambiente avessero fatto lo stesso, ora non starebbero a chiedere un inutile blocco dei lavori o a chiamare in causa i legali. C’è ancora tempo per rimediare. Gli alberi sono una risorsa, soprattutto in città, e non prevederne di più in simili circostanze è sbagliato. Stucchevole poi l’atteggiamento letto sui giornali dell’assessore all’Ambiente, come se la cosa non lo riguardasse...
Riguardo a quei cittadini che si sono fatti in quattro per screditare i lavori, siamo sicuri che non l’abbiano fatto per amore del verde, ma solo per il proprio interesse legato ai parcheggi auto: è risaputo da tutti che quel tratto era riservato solo ai più furbi. Per quei cittadini onesti che invece solo ora si accorgono che mancano delle piante (ma quando le vedevano ormai secche perché non chiedevano che venissero ripiantate???!!!) , chiediamo sì, di raccogliere le firme, ma per ripiantarne di nuove che rendano bella come prima la via».