Scarcerato il maggiordomo di Benedetto XVI

Scarcerato il maggiordomo di Benedetto XVI

Ne ha dato notizia Padre Federico Lombardi

Ne ha dato notizia Padre Federico Lombardi illustrando la decisione del giudice istruttore Piero Antonio Bonnet .”Dopo l’interrogatorio di oggi – ha proseguito Padre Lombardi –sono venute meno le esigenze di arresto e quindi Gabriele, previa prestazione di idonee garanzie rimarrà ai domiciliari con la famiglia in Vaticano”..
Il primo termine di custodia cautelare,trascorsi 50 giorni di detenzione, era scaduto giovedì 12 luglio ma il giudice Bonnet aveva deciso una proroga “di alcuni giorni – aveva detto il portavoce vaticano Padre Federico Lombardi –per il tempo necessario alla chiusura dell’istruttoria formale.”
Nel frattempo il procuratore di giustizia Nicola Picardi ha raccolto altre testimonianze ed ha sottoposto Gabriele ad un ultimo interrogatorio alla presenza degli avvocati difensori Cristiana Arrù e Carlo Fusco. Stando a quanto è trapelato in ambienti vaticani, l’istruttoria si sarebbe limitata alle personali responsabilità di Gabriele senza la ricerca di possibili complici.
Ricordiamo che l’ex maggiordomo di Benedetto XVI è stato accusato di furto aggravato per la fuga di documenti  riservati.
Lunedì 23 Padre Lombardi ha diffuso un comunicato nel quale si fa presente che “il fatto che tre persone che operano in Vaticano e cioè il Cardinale Paolo Sardi,l’Arcivescovo Joseph Clemens e la sig.a Ingrid Stampa siano state ascoltate dalla Commissione che indaga sulla fuga di notizie,non significa che siano sospettati di corresponsabilità e complicità nella vicenda. Riguardo un presunto loro allontanamento dagli incarichi,prosegue Padre Lombardi,si precisa che il Cardinale Sardi  ha terminato il suo compito in Segreteria di Stato avendo compiuto i 75 anni,la signora Stampa continua a lavorare in Segreteria di Stato e sua eccellenza Clemens è Segretario del Consiglio dei Laici”.
Benedetto XVI  ha comunque l’ultima parola per quanto riguarda l’intera vicenda – che lo ha molto “addolorato” –il processo dovrebbe svolgersi a breve – qualcuno ipotizza al termine dell’estate –e dopo la sentenza si potrebbe arrivare ad un provvedimento di grazia.

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