Caso Innocenzi, Castelli: «Non abbiamo scelta»

Caso Innocenzi, Castelli: «Non abbiamo scelta»

«Se non applicassimo l'ordinanza lo farebbe qualcun altro»

"Se non applicassimo l'ordinanza? Ci sarebbe qualcun altro come ad esempio il prefetto o i carabinieri o addirittura il nucleo tutela cavalli che lo farebbe", ha aggiunto Castelli.
Stamattina infatti Castelli si era anche incontrato con il prefetto, il quale a sua volta aveva ricevuto la comunicazione dell'ordinanza ministeriale con lo specifico compito di predisporre l'intervento della forza pubblica qualora il provvedimento di inibizione di Innocenzi dalla giostra di sabato non venga rispettato.

L'assemblea, prevista per le 17 di oggi, è terminata dopo circa un'ora e mezza. Ad attendere il verdetto c'era un gruppo di sestieranti di Porta Solestà. Le prime parole del sindaco però non sono state rincuoranti: "Bella non è", ha detto. Cosa accadrà ora? "L'Ente, insieme all'avvocato Vitali, scriverà stasera un articolo di presa d'atto". Ci sarà quindi ricorso in tribunale. "L'unica possibilità è rimessa nelle mani di un giudice, ma i tempi sono molto ristretti". Qualche settimana fa Innocenzi aveva partecipato alla Giostra di Foligno e nessuno aveva gridato allo scandalo: "Il Ministero ci ha fatto sapere che ci saranno sanzioni per Foligno", ha spiegato Castelli.

Le reazioni dei sestieranti

Non sono tardate le polemiche da parte dei sostenitori gialloblù. "Questa è una storia vecchia che esce fuori solo ora, siamo stati danneggiati - dicono - Solestà è un patrimonio di Ascoli, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza. Adesso ci aspettiamo solidarietà dagli altri sestieri".

Cosa era accaduto

L'Autorità di Vigilanza ha investito il Prefetto di Ascoli Piceno Graziella Patrizi perché comunicasse la decisione negativa nei confronti del fantino al sindaco Guido Castelli che di conseguenza è tenuto ad emanare un'ordinanza restrittiva in tal senso nei confronti del cavaliere gialloblù. Si tratta probabilmente delle conseguenze per la condanna inflitta in primo grado ad Innocenzi e ad altri cavalieri della quintana di Foligno insieme a veterinari, tutti coinvolti nell'Operazione Zodiaco, dal nome del cavallo con cui Loris Venturini nel maggio 2005 si piazzò al 2° posto dei Campionati italiani endurance di Castiglion del Lago, che si concluse con la condanna da parte del giudice Alessandra Grimaccia per tutti gli imputati. Attualmente il processo è in fase d'appello.